Sono stati presentati ufficialmente alle 17.30 nella cornice di piazza Unità d’Italia, accanto alla finish line, i top runner che prenderanno parte alla Green Europe Marathon e Halfmarathon. Prima dei grandi favoriti, sono stati chiamati sul palco due atleti triestini: Emilio Starz, alla centesima maratona della sua vita (la prima fu nel 1982 con il Marathon Club di Claudio Sterpin) e Alessio Del Fabbro, campione europeo di Sleddog, alla seconda partecipazione consecutiva alla maratona, attratto da un percorso da lui definito semplicemente bellissimo.
Per ciò che riguarda i nomi più attesi, Rosalba Console è il nome di riferimento della Green Europe Halfmarathon 2016. L’atleta pugliese, che ha definito Trieste come “la sua seconda casa”, al rientro dalla maternità ha già ottenuto risultati di rilievo, come il titolo italiano sulla mezza maratona (Fucecchio 2016, 1:13:01), ma ha anche sfiorato la vittoria ad Oderzo, dove si è classificata seconda in 17’50. Già più volte vincitrice su questo percorso ha realizzato anche un importante crono nel 2012, quando ha vinto in 1:11:23. Non ci sarà Anna Incerti, reduce da un’influenza, ma correrà il marito Stefano Scaini.
Diverse le outsider, a cominciare dall’ungherese Simona Staicu, già selezionata per Rio ed in possesso di un PB di 2:29 in maratona, sia pure un po’ datato. L’intenzione dell’atleta ungherese è quella di puntare a un tempo di 1:15; dovrebbe poi ben figurare Paola Dal Mass, atleta veneta.
Sul fronte maschile, da segnalare la partecipazione di Ronoh Alfred Kimeli, dal Kenia, recente vincitore della Maratona dei Dogi con l’ottimo tempo di 1:02:43 e ancora Fabio Bernardi, affezionato alla Bavisela e già protagonista in passato a Trieste, reduce da un infortunio ma intenzionato a dar battaglia su un tracciato definito, senza mezze misure, “fantastico”.
Un altro italiano molto atteso sarà Daniele Caimmi, jesino, marito di Rosalba Console. Ha corso l’ultima maratona proprio a Trieste, e coincidenza vuole che nel capoluogo giuliano correrà anche la sua ultima mezza maratona.
Per quanto riguarda la Green Europe Marathon, sono tanti gli atleti motivati, a cominciare da Simon Rugut, ugandese, classificatosi al secondo posto nella scorsa edizione. Se la dovrà vedere col connazionale Robert Chemonges, che in occasione del campionato del mondo di Cardiff ha aggiornato il suo PB sulla mezza con 1:03:39. Per Chemonges sarà la prima maratona in assoluto, con il doppio obiettivo di centrare la qualificazione a Rio 2016 e puntare ad un ambizioso crono di 2:11. Sarà poi della partita anche lo sloveno Robert Kotnik, classificatosi terzo alla mezza del 2015. Nel novero degli osservati speciali anche il keniano Samuel Kiptun, alla prima maratona in Europa e con un best di 2:13:50. Non ha ancora visto il tracciato ma, con una buona dose di spavalderia, ha dichiarato di non essere preoccupato alla durezza del percorso, abituato com’è ai temibili tracciati keniani.
Al femminile, fari puntati sulla vicentina Maurizia Cunico, seconda lo scorso anno in Bavisela, terza due anni fa nella stessa gara e grande amante della gara triestina. Reduce da un infortunio, non è uscita soddisfatta dal crono fatto segnare alla maratona di Roma, e punta decisa a migliorare il tempo fatto registrare nella Capitale. La Cunico potrebbe comunque non essere la sola runner forte alla Green Europe Marathon: la favorita numero sembra essere lei, ma le sorprese in una gara così dura sono sempre dietro l’angolo.
Prima della chiusura della cerimonia infine, il palco di Piazza Unità ha visto il saluto ai “pacers” capitanati dal romagnolo Giacomo Romani, punto di riferimento del gruppo delle lepri, fondamentali per dettare ritmi e tattiche sia per la Green Europe Marathon che per la Halfmarathon.