Arrivando a San Leonardo, un momento di imbarazzo poteva cogliere i convenuti alla vista di un fitto movimento di atleti muniti della loro luccicante mountain bike. Si trattava, infatti, della concomitanza con una regolare gara di Mtb non orientistica, che ha accomunato atleti di diverse specialità nel dover affrontare fango, pioggia e impegno fisico che per i ciclisti comportava distanze di 30 chilometri. C’erano tre arrivi e due partenze. Anche lì, l’imbarazzo non mancava. Organizzata in modo egregio dalla Friuli Mtb.O di Udine con il supporto dello Sci Club Udine-Uoei, un binomio quasi inscindibile, la manifestazione ha avuto il beneficio di una pausa del maltempo che ha imperversato in questi giorni sulla nostra regione.
Beneficio relativo perché l’erba insolitamente alta che i contadini non hanno potuto falciare e gli alberi grondanti dell’acqua raccolta dalle chiome hanno praticamente avuto lo stesso effetto: inzuppare da capo a piedi i concorrenti. Chi non ha avuto l’accortezza di proteggere in modo adeguato la mappa con la busta di plastica si è ritrovato ben presto con brandelli di carta illeggibile. I primi partiti hanno dovuto attraversare praterie vergini di tipo equatoriale con le erbe che arrivavano alla cintola e oltre, dalle quali potevano spuntare improvvisamente, lasciando spazio alla fantasia, gazzelle e ghepardi. Come questi agili animali, gli atleti in gara dovevano dimostrare nella gara Sprint la stessa velocità, destrezza e rapidità di decisioni.
In prossimità dell’arrivo, una lanterna atletica posizionata su uno spuntone a picco su un rio ha sollevato qualche malumore mentre un cospicuo numero di concorrenti lo attaccava da diverse direzioni. Per l’inconsistenza della scarpata o per scelta molti di loro finivano in acqua con immagini da girone infernale dantesco. Dopo i primi passaggi, le praterie risultavano sempre più marcate da profondi solchi che raccordavano, salvo scegliere il corridoio giusto, le lanterne dei vari percorsi, solchi nei quali scomparivano alla vista i bimbi orientisti indipendenti o al seguito di gruppi famigliari, ancora una volta in buon numero.
Infatti, a conferma del buon effetto di promozione, dei circa 120 partecipanti, 32 erano iscritti nelle tre categorie riservate agli Esordienti. In queste si sono affermati nel percorso Corto Alberto Felchero (Friuli Mtb.O), nel Medio Mauro Felchero (Friuli Mtb.O) e Fabrizio Mosolo (Friuli Mtb.O) nel Lungo.
Nelle categorie agonistiche sono risultati vincitori:
M12 – Alessandro Rivetta (Semiperdo Maniago);
M16 – Giacomo Fabbro (Semiperdo Maniago) campione regionale;
M20 – Diego Ruzzier (Cai XXX Ottobre) campione regionale;
M21 – Nicolò Liva (Semiperdo Maniago) campione regionale;
M35 – Andrea Foschian (Semiperdo Maniago) campione regionale;
M45 – Paolo Pizzamus (Ssd Gaja sez. Orienteering) campione regionale;
M55 – Fulvio Pacor (Ssd Gaja sez. Orienteering) campione regionale;
M65 – Nicolò Zuffi (Semiperdo Maniago);
MC – Davide Umari (Ssd Gaja sez. Orienteering);
W12 – Joshna Pipolo (Sssd Gaja sez. Orienteering);
W16 – Cecilia Nardi (Semiperdo Maniago) campionessa regionale;
W21 – Clizia Zambiasi (Semiperdo Maniago) campionessa regionale;
W35 – Anka Kuzmin (Semiperdo Maniago) campionessa regionale;
W45 – Marina Lovisotto (Semiperdo Maniago) campionessa regionale;
W55 – Giovanna De Masellis (Semiperdo Maniago) campionessa regionale;
W65 – Fiorella Lin (Semiperdo Maniago);
WC – Francesca Rovere (Ssd Gaja sez. Orienteering).
Risultati molto equilibrati: le posizioni sul podio si sono giocate nello spazio di 1-2 minuti. Nel dettaglio si può rilevare la conferma di talenti emergenti quali Cecilia Nardi che stacca di 55 secondi la più esperta Irene Cibin. Analogamente in M45 Pizzamus con 51 secondi si afferma su Rivetta, mentre Enrico Cignini (quarto) è ormai a ridosso dei migliori. Camilla Scolini, forte di una più giovane età di oltre 20 anni, supera Cristina Grabar, ma non la spunta con Zambiasi per 41 secondi. Compare in classifica senza infastidire i primi un cliente affezionato, quel Nelson Charles dell’Harlequins Oc probabilmente residente temporaneo in Friuli, che terminata la sua prova si defila con britannica discrezione.
La classifica per società ha visto, come appare evidente dai singoli risultati, il trionfo del Semiperdo Orienteering Maniago che si avvale del valido apporto di punti di sei atleti residenti nell’area triestino-goriziana. In seconda posizione la Ssd Gaja – sezione Orientamento. Terza la società organizzatrice, il Friuli Mtb&O. Prossimo appuntamento domenica 26 maggio a Bosco Chiesanuova – Branchetto (Verona) per la seconda prova di Coppa Italia.