Cielo terso e aria frizzante hanno regalato ai partecipanti alla seconda tappa del Circuito invernale di orienteering carsico una giornata di spensierata immersione nella natura, condizioni ideali per praticare la disciplina con il giusto grado di intensità. Se una delle funzioni del circuito è quella di mantenere uno stato di forma che prelude agli impegni importanti della prossima stagione, lo stimolo dell’agonismo porta comunque gli atleti più in vista a spingere le loro prestazioni al limite. E questo in qualche modo spiega alcuni traumi non gravi che hanno subito alcuni orientisti non di primo pelo, su un terreno pieno di insidie. Anche l’aspetto promozionale a Duino ha avuto un’incoraggiante partecipazione di gruppi familiari ed esordienti, con cani di vario genere al seguito, oltre ai soliti aficionados provenienti dall’entroterra che, con la scusa della gara, si prendono una boccata di aria di mare e, magari, gustano un buon piatto di pesce fresco. Nelle stesse ore sul lungomare di Barcola si registrava un pieno da Ferragosto: a ciascuno il suo sport.
Un appuntamento è mancato. Quello che fa parte della tradizione delle prove che hanno luogo in questa località, nata nel primo dopoguerra per dare asilo alle popolazioni profughe dalle terre istriane e dalmate. Una nuotata ristoratrice degli accaldati atleti dopo l’arrivo situato sull’isola antistante il Villaggio.
Il tracciatore, Mark Silvester, insegnante del Collegio del Mondo Unito, ha dedicato tutta la sua esperienza e padronanza del territorio nel tracciare i percorsi sui quali gli atleti più competenti hanno espresso giudizi di grande soddisfazione. Qualche imbarazzo anche tra i migliori è stato causato dall’errato posizionamento della lanterna 60 a ridosso delle risorgive del mitico Timavo e dei Lupi di Toscana e a pochi metri dai millenari solchi della via Gemina, l’antica strada romana che portava le Legioni verso la Pannonia e che poco è servita a portare gli orientisti a destinazione.
Il fattore campo ha avuto un peso importante nella partecipazione e nei risultati. La squadra organizzatrice del Cai XXX Ottobre, pur avendo buona parte dei suoi migliori atleti impegnati nell’allestimento, è riuscita a piazzare in diverse buone posizioni nelle varie categorie i suoi rappresentanti. Le due friulane scese in campo, Friuli Mtb&O e Semiperdo Orienteering Maniago, non si sono lasciate intimorire dalla preponderanza numerica e hanno raccolto risultati tra i più prestigiosi.
Nel Lungo donne Scolini (Cai) ha avuto la meglio su Hechich (Semiperdo) che, solitamente, primeggia in questo tipo di gare. Terza piazza per Kuzmin (Semiperdo). La classifica del Lungo maschile, rimasta in sospeso per un sospetto PM del fuoriclasse regionale Mukhidinov, vede l’atleta ucraino del Friuli Mtb&O lanciato verso la vittoria finale. Il ritiro di Rivetta a causa di un trauma alla caviglia, lascia la strada aperta verso il secondo posto per il talentuoso Pacasso (Semiperdo), pure lui vittima di un leggero infortunio. In terza posizione si è piazzato il giovane e più che mai valido De Luisa (Gaja Padriciano).
Il percorso Medio maschile, con un ottimo 48’49’’, è stato appannaggio di Margiore (Orienteering Trieste), mentre il femminile non poteva che essere dell’ucraina Aleksandra Novokshonova (Friuli Mtb&O) che ha fatto segnare il terzo tempo assoluto sul percorso. Ottimo crono anche per Tarabocchia (Cai) che vince con margine su Anna Gams (estone del Collegio del Mondo Unito) nel Corto e prenota la vittoria nella classifica finale. Affiliati alla società dell’Alabarda, una decina di studenti del Collegio di Duino ha preso parte con qualche buona evidenza alla gara disputata nel “giardino di casa”. Da notare il primo posto di Sakhile Mathunjjwa (Swaziland) nel Corto, che si impone su Viviani (Cai).
Finiscono nel ricco carniere del Cai XXX Ottobre anche i primi posti di Luca Fontanot che si conferma in categoria Ragazzi, John Arthur Sullivan in Eso e Sabrina Visintin nei Gruppi, un gradito rientro. I pochi partecipanti provenienti dalla Slovenia non hanno fatto altro che arricchire la tipologia di nomi che fanno sembrare la classifica un mini Campionato del Mondo, fenomeno tipicamente triestino. Appuntamento per la terza prova a Sgonico il 17 Febbraio.