L’Udinese se la può giocare con qualunque squadra. Ne è convinto mister Gabriele Cioffi che, alla vigilia di Milan-Udinese, torna anche sulla gara di Coppa Italia: “Nessun dubbio, tante certezze dalla gara di Coppa Italia. Ma in positivo per chi ha giocato, ho avuto tante conferme. Ci sono tanti stranieri, quindi se capiscono male è finita. Dubbi di formazione? Non ho detto questo. Ho più certezze dopo la Coppa. Sono arrivato nove giorni fa, conoscevo sette otto giocatori, dovevo conoscerli e la Coppa Italia è stata l’occasione”.
Masina come sta? “E’ fuori da tanti mesi, il suo recupero va fatto con cautela. Non era pronto per il Cagliari. Sarà pronto per essere parte della partita a Milano, a disposizione. E’ un riferimento nello spogliatoio, averlo con noi era importante. La frase al momento giusto, la pacca al momento giusto. Da domani è con noi”.
Samardzic: non sta rendendo per il talento che ha. Punti sul dialogo. Ma c’è anche il mercato a distrarlo. E’ un problema? Come pensi di risolverlo? “Io di mercato non mi occupo. Se va via o resta, a me non interessa, a me interessa cosa fa oggi, domani, se gioca, per la squadra. Lui deve fare quello che fanno tutti gli altri, che vanno forte con la palla e fortissimo senza. Fatto questo, lui ha le stesse chance di tutti gli altri di essere il talento trascinante che può essere. Se non lo fa, non manca la concorrenza”.
In attacco Pereyra e Success confermati? “Lucca è entrato e ha fatto benissimo e ha segnato. Thauvin è entrato e ha dato la chiave di lettura. L’idea è quella, a proposito di dubbi, è che quello è che il dubbio che ho. Pafundi? Ho lasciato Pafundi che era un bambino, lo faccio esordire perché merita essere visto anche in serie A. Lo ritrovo ometto, devo fare delle scelte e lui le rispetta come gli altri. Ha passo e letture da serie A, è una opzione che al momento no vedo come priorità”.
Leao come si marca? “Ci fosse solo Leao…Joao ha fatto una partita incredibile, intensa, senza sbavature. Grande fiducia in lui, è uno di quei giocatori che a vedere da fuori mi metteva dubbi, ha dimostrato che può fare di più. Può fare il difensore e giocare in fascia”.
Come stanno Kristensen e Davis? “Davis è un po’ più lunga, ha avuto un infortunio fastidioso al polpaccio. Finché non è a posto completamente, non lo rischio. Kristensen è vicino, cerchiamo di forzarlo per domani, in caso settimana prossima”.
Zemura? “Lui e Kamara sono diversi. Kamara deve ritrovare frizzantezza in fase offensiva. Zemura ha freschezza è proattivo. E’ quello di cui aveva bisogno la squadra contro il Monza”.
Cosa vuoi vedere domani? “Quello che deve essere l’Udinese. Rispettare il DNA storico di una squadra che è anche il mio modo di allenare. Non si regala niente, si va forte e si prova a pungere per cercare di fare risultato da tutte le parti. Sono convinto che domani lo vedrò”
Quali le insidie di domani? “Il Milan. Anche se ha tante assenze”.
Contro il Monza la squadra ha fatto la partita migliore e non perde da 4 turni. “La partita di Monza è la prima delle tappe d’altura che ci aspettano. Era forse la più insidiosa. Cerchiamo di portare entusiasmo, accorciare gli spazi. Bisogna crescere”.
Il suo rapporto con lo staff: “Bacci è responsabile delle palle inattive, le allena lui. Lui dirige i ragazzi in quelle occasioni”.