Partiamo dalla constatazione di una condizione vergognosa. Il Comitato italiano paralimpico del Fvg, associazione di volontariato, con sede a Cordenons, che propone lo sport come terapia per diversamente abili psichici e fisici, è costretto a sprecare parte delle modestissime risorse che riesce a racimolare pagando l’affitto di una stanza a un privato. “Abbiamo bussato a tutte le porte”, dichiara Marinella Ambrosio, presidente regionale del Cip, “parrocchie, enti e associazioni pubbliche e private. Ma non siamo riusciti a trovare nemmeno il più piccolo dei locali, dove riporre un tavolo e un telefono”.
Da rilevare che lo sport agonistico costituisce un potente stimolo di crescita evolutiva e aggregativa per le affezioni mentali, come la sindrome di Down, e una panacea antidepressiva per i disabili fisici. “In Fvg ci sono 500 atleti, gestiti da 40 associazioni Onlus coordinate da noi. E la nostra regione si colloca fra le prime in Italia per il suo palmares internazionale”. Un nome per tutti: l’udinese Elena D’Odorico che, dai Mondiali di nuoto, ha portato a casa 10 medaglie. Per inciso, grazie all’attività sportiva molti ragazzi acquisiscono capacità decisionali autonome. E, a volte, cambiano disciplina, come è accaduto all’ottimo nuotatore Erik Marchetti, che ora si dedica al ballo liscio con la fidanzata.