Buona la prima per coach Luca Corpaci in sella alla Gsa Apu Udine che, nella decima di ritorno di Dnb, regola 68-58 la Coelsanus Varese e torna al successo dopo tre sconfitte consecutive. I friulani, con i nove effettivi scesi sul parquet tutti a referto, hanno prevalso grazie all’ottima prova difensiva di squadra: 78-51 la valutazione. Prossimo turno, domenica 30 marzo, alle 18, a Rimini.
I COMMENTI. “La squadra – dice Corpaci – ha dimostrato già di poter difendere con Andrea Paderni e contro Varese ha mantenuto questo aspetto. Gli obiettivi che avevo dato ai miei giocatori dopo la prima settimana di lavoro assieme erano due: solidità difensiva e intensità. Da qui dobbiamo costruire in attacco una montagna. Spesso abbiamo cercato di fare un passaggio in più. Alcune volte i risultati sono stati buoni perché abbiamo preso buoni tiri, altre no. L’intensità ci ha tolto lucidità in attacco, per questo ho coinvolto molti giocatori in modo da cercare di essere il più lucidi possibili. Penso che questa squadra sia in grado e debba giocare a metà campo, mentre in difesa deve far soffrire gli avversari. Un sacco di gente ha punti delle mani, ma necessariamente non bisogna andare da un giocatore prefissato per chiudere l’azione. La suddivisione delle responsabilità deve essere il nostro credo in assoluto. Dedico il successo a mio papà Nino che è stato un mio super tifoso e mi ha trasmesso la passione per la pallacanestro. Si sarebbe emozionato tantissimo vedendomi allenare Udine al Marangoni”.
“Vittoria importante per il morale – commenta il presidente Alessandro Pedone – e che funge da buon viatico per il nuovo corso di coach Corpaci. La squadra ha dimostrato di essere un cantiere aperto e il tecnico ha sperimentato molte cose. E’ un allenatore che punta molto sull’aspetto difensivo e i giocatori hanno dimostrato di aver serrato bene i ranghi, giocando praticamente sempre a uomo. Questo è il marchio di fabbrica di Corpaci, avanti così. Mi hanno fatto molto piacere le ampie rotazioni, gli Under Bianchini e De La Cruz hanno tenuto bene il campo soprattutto Raul. E’ un ottimo segnale perché se vogliamo arrivare fino in fondo servirà l’apporto di tutti, panchina inclusa. Ciò che conta più di tutto, comunque, è riacquistare la nostra mentalità vincente perché, mi ripeto, la squadra è molto forte e ben costruita”.