Il derby? Parla ancora gialloblu. Tavagnacco continua la sua rincorsa allo scudetto grazie al 3-0 rifilato alle cugine del Chiasiellis. Decidono una doppietta di Brumana e un rigore di Parisi. Per il tricolore, quindi, si deciderà tutto sabato 4 maggio sul campo della capolista Torres, con l’obiettivo di portare le sarde allo spareggio. Niente da fare, invece, per Pordenone, costretto a cedere per 2-1 a Como. Ecco i commenti delle società.
QUI TAVAGNACCO. 39 gare d’imbattibilità e un sogno scudetto che passa per la Sardegna. I tre derby del Friuli sono tutti di marca gialloblu. Un’altra piccola gemma di record da aggiungere nell’album dei ricordi Graphistudio. Al 1’ prima fiammata gialloblu con assist dalla sinistra di Brumana, Camporese al volo di prima scarica in porta, ma Blancuzzi ha i riflessi pronti e devia in corner. Dopo altri tentativi locali imprecisi, conclusi da Brumana, al 20’ il capitano porta in vantaggio il Tavagnacco con una rete d’astuzia: traversone ben calibrato dalla sinistra di Rodella e, al volo sul secondo palo, la comasca insacca senza pietà l’1-0. Al 33’ primo guizzo ospite di Vicchiarello con punizione che termina alta. Graphistudio che continua a ruggire e, al 38’, l’assist di Zuliani dalla destra è raccolto al volo da Brumana, il cui tiro lambisce di poco il primo palo. Al 41’ interessante guizzo delle tigrotte con filtrante perfetto di Vicchiarello per Zganec che con un rasoterra prova a insidiare la porta di Marchitelli ma il portiere azzurro c’è. Tavagnacco torna a provarci al 42’ con una sforbiciata di Bonetti, dopo una preziosa torre di Brumana e start avviato da Camporese sulla sinistra. Primo tempo che termina 1-0.
Nella ripresa, al 56’ arriva il raddoppio delle ragazze di Rossi: dopo una serie di palle vaganti, nell’area piccola, sul vertice sinistro Zuliani mette in mezzo e di testa Brumana spiazza Blancuzzi. E’ sempre il capitano gialloblu a creare grattacapi alla difesa del Chiasiellis e al 60’ con un pallonetto a giro va vicina al tris, con la difesa avversaria ferma a guardare. Le ragazze di Lizzi, provano a rifarsi avanti al 72’ con assist di Cester dalla sinistra, che giunge sulla destra a Vicchiarello che lascia partire un rasoterra diagonale immediato che Marchitelli blocca in due punti. Al 76’ le gialloblu fanno le prove del 3-0 con Parisi (siluro rasoterra deviato in corner da Blancuzzi), mentre al 80’ arriva la rete che chiude i conti per mano della stessa calciatrice trentina che su rigore fredda l’estremo difensore avversario. Gara chiusa ma che riserva ancora emozioni: al 85’ Brumana con un diagonale ben angolato va vicina al 4-0 e al 92’ Blancuzzi nega la gloria a Zuliani. Alla fine è festa gialloblu e ora la testa è tutta a Sassari dove sabato prossimo si decideranno le sorti del campionato.
QUI CHIASIELLIS. Le biancocelesti non riescono a fermare la voglia di continuare a sognare del Tavagnacco e nel derby di ritorno, pur giocando bene, perdono con un rotondo 3-0. Il risultato forse è eccessivo, in virtù anche di un rigore assegnato con inspiegabile leggerezza dal direttore di gara, che ha permesso a Parisi di mettere a segno la terza rete. Le tre marcature, però, rappresentano tutto il divario, tecnico e motivazionale, che passa tra le due formazioni e al termine della gara le biancocelesti non possono che plaudire le avversarie, imbattute in questo campionato e capaci di esprimere un calcio brillante e fluido che sta facendo meritare loro la speranza di giocarsi uno storico scudetto. Partono forte le ragazze di Rossi che dopo solo un minuto sfiorano il vantaggio con una deviazione pericolosa di Camporese sottoporta, toccata da Blancuzzi quel tanto che basta per far finire la sfera in calcio d’angolo. Il Tavagnacco tiene il pallino del gioco, ma le biancocelesti si difendono con ordine, riuscendo a tenere alta la linea difensiva e a provare anche qualche ripartenza. Il vantaggio delle padrone di casa arriva al 20’, con un lungo traversone di Rodella che dalla sinistra imbecca Brumana quasi sulla linea di fondo, abilissima a girare in rete. Il Chiasiellis si fa vedere in avanti con una punizione di Vicchiarello che, però, finisce alta sopra la traversa. La prima frazione si chiude con un brivido per la retroguardia di casa con Zganec, lanciata da Vicchiarello, brava a concludere a rete con un diagonale che Marchitelli però trattiene a terra.
Nella ripresa il ritmo rimane alto, con le gialloblù a orchestrare e la squadra di Lizzi attenta ad arginare le veloci manovre offensive gialloblù. Al 12’, però, arriva il raddoppio del Tavagnacco: la difesa biancoceleste pecca di ingenuità nel non rinviare una palla vagante in area e Brumana è brava a intercettare un cross di Zuliani e a insaccare di testa con Blancuzzi in uscita. Il doppio svantaggio innervosisce le biancocelesti che concedono spazio all’attacco di casa: Brumana si rende ancora pericolosa con un tiro dalla distanza che finisce fuori e una punizione deviata da Parisi e trattenuta da Blancuzzi. Al 23’ ci prova Vicchiarello con un tiro dai 25 metri che finisce di poco alto e pochi minuti più tardi la numero 10 del Chiasiellis ci riprova con un velenoso diagonale dalla distanza, ma Marchitelli non si fa sorprendere. Al 37’ l’arbitro decide di macchiare una direzione di gara fino a quel momento ineccepibile decretando un’inspiegabile calcio di rigore a favore del Tavagnacco (mima una maglia che si tira sugli sviluppi di un calcio d’angolo), che Parisi realizza con freddezza fissando il risultato sul 3-0. Al triplice fischio le ragazze di Rossi esultano per l’ennesima bella vittoria casalinga, mentre le biancocelesti guadagnano gli spogliatoi conscie di aver comunque disputato una buona gara, in cui non è mancato di certo il cuore. Ora la testa va all’ultima sfida di campionato: sabato a Mortegliano è atteso il Riviera di Romagna.
QUI PORDENONE. L’obiettivo raggiunto continua a saziare le pance neroverdi che da Como ritornano senza punti. Partenza arrembante di una rimaneggiata Graphistudio che doma nella prima mezz’ora un Como attento e incredulo della qualità espressa dalle friulane, ma non basta. Grande possesso palla finalizzato con due tiri da fuori di capitan Stabile su cui la giovanissima Piazza interviene in due tempi a causa delle condizioni del terreno di gioco. Finita la benzina alle neroverdi, mette fuori la testa il Como che in 15′ realizza due reti e prende con Erba la traversa su punizione. L’orologio segna il 32′ quando una bella azione innescata da Zanini rompe gli equilibri. La centrocampista apre per l’esterno di destra Erba che cerca centralmente Carminati fuori dall’area. Il dieci alza la testa e con un pallonetto supera Fagotto. Il raddoppio porta sempre la firma di Carminati brava a controllare una palla tagliata sul secondo palo, un tocco, si gira verso il centro e infila tra palo e portiere. Termina il parziale senza alcun minuto di recupero con le squadre infreddolite che si precipitano a bere il tè il caldo.
Nella ripresa le friulane con orgoglio (sopperiscono alla prestanza fisico atletica del Como) cercano la rimonta. Il gioco si sviluppa sugli esterni, ma manca la continuità con la quale vengono concluse le azioni. Da subito spazio a Sedonati in fascia al posto di De Val. Accorcia la distanza proprio dal fondo la Graphistudio. Calcio di punizione parallelo alla linea di fondo del Como, Stabile fa partire un cross che attraversa tutta l’area biancoblu e Cavallini si fa trovare preparata per colpire di testa in rete senza particolari problemi. Al 16′ è 2-1 per il Como di una partita apertissima. Manzo prende le giuste misure inserendo ossigeno a centrocampo e in difesa. Tosolini opta per Piai e Trifunjagic che si portano in attacco. Si va verso il 30’, a scendere nell’area del Como è solo la pioggia. Nel finale il signor Comunian alza tre minuti di recupero, termina l’incontro con un’occasione per il Como di Erba che manda a lato a tu per tu con Fagotto. Complessiva buona prestazione delle neroverdi che per quanta buona volontà ci mettano hanno, ancora, qualche difficoltà tattica. L’ultima di Campionato per la Graphistudio, sarà giocata in casa alle 15 contro il Verona, seguirà una festa per la conclusione del primo anno in A.