Nella quarta giornata di serie A2, Redskins Verona e Draghi si affrontano in condizioni proibitive. Benché corra voce che sia arrivata la primavera, della stagione mite non c’è traccia nella domenica pomeriggio veronese: vento gelido, cielo plumbeo, pioggia ghiacciata. Il terreno di gioco fa del suo meglio, ma a metà del secondo quarto è ridotto a una poltiglia viscosa.
E dopo una partita giocata in queste condizioni, la prima cosa da dire è complimenti, a tutti: ai giocatori, agli arbitri, allo sparuto e temerario pubblico. Alla fine, dopo un supplementare, Udine la spunta per 6-12, si piazza al secondo posto nel girone e tiene nel mirino la capolista Mastini Verona. Ma, dal punto di vista tecnico, la partita ha ben poco da dire, e l’opinione in tal senso dello staff tecnico friulano è unanime. “In queste condizioni, in cui un terreno impossibile rendeva difficile anche semplicemente reggersi in piedi” spiega coach Maurizio Simonetti, “ci teniamo la soddisfazione del risultato e siamo contenti che nessuno si sia fatto male: con questo clima, il football diventa pericoloso”.
Certo è che dopo la gara di andata – bagnatissima – di Palmanova e questa sfida di ritorno dominata dal fango, pare non sia destino per Draghi e Redskins poter far valere i reali valori in campo. La prova si è messa subito in discesa per i friulani, che passano in vantaggio direttamente sul kickoff di apertura: il calcio dei padroni di casa viene raccolto da Forgiarini che si invola per tutto il campo e segna il touchdown del parziale 0-6. Non va a segno il calcio di Brighenti per l’eventuale 0-7. I Redskins abbozzano una reazione, ma senza risultati. Il terreno di gioco, man mano che la partita procede, diventa il più grande avversario di entrambe le contendenti. Le difese hanno gioco facile nel controllare gli attacchi, gli errori di trattamento e controllo di palla fioccano.
È proprio una palla persa a essere fatale ai Draghi nel secondo quarto di gioco. In posizione difficile, a ridosso della propria aria di meta, non riesce uno scambio di palla fra Arduini e De Giorgio, l’ovale rotola nell’end zone e viene recuperato dalla difesa scaligera per il 6-6 provvisorio. Sul finire del primo tempo inizia la pioggia, che non smetterà più, e, praticamente, finisce il football.
Nel secondo tempo non succede praticamente nulla, gli errori aumentano. Nel terzo periodo i Redskins riuscirebbero anche a segnare su un ritorno di calcio, ma l’azione viene annullata giustamente per un fallo. Si va ai supplementari. Il primo possesso spetta ai padroni di casa e dura pochissimo: palla persa immediatamente e recuperata dai Draghi grazie a Roscani. I neroarancio hanno la loro occasione e la sfruttano: Forgiarini su corsa porta i Draghi a un paio di yard dalla meta avversaria, e ci pensa poi Arduini, ancora su corsa, a chiudere la gara sul 6-12 per i Draghi.
La vittoria vale ai Draghi il secondo posto nel girone, grazie alla sconfitta casalinga di sabato sera dei Muli Trieste ad opera dei Mastini. Il risultato è un rotondo 25-0 per gli scaligeri, troppo severo e ottenuto in maniera rocambolesca, ma sostanzialmente corretto. I veronesi mantengono la testa della classifica, ancora imbattuti. Dopo la pausa di Pasqua i Draghi riprenderanno in casa, con una partita succulenta, il derby contro i Muli. Sarà un match intenso: i giuliani hanno ambizioni da play-off ma non battono i Draghi da 10 anni. I rapporti fra le due società sono ottimi, quelli fra i giocatori, fuori dal campo, pure. Ma dentro il perimetro di gioco il derby è sentitissimo e, come al solito, promette scintille. Sperando che il 7 aprile la primavera sia finalmente arrivata.