La famiglia Pozzo sarebbe sotto indagine congiunta della giustizia spagnola e italiana per presunta evasione fiscale, falsità documentale e appropriazione indebita. La notizia – diffusa questa mattina dall’emittente iberica Cadena Ser – parla di attività correlate al mondo del calcio, con epicentro a Barcellona. Il sospetto è che i proprietari di Udinese, Watford e Granada, abbiano nascosto 12 milioni di euro, poi utilizzati per commissioni nel tesseramento dei giocatori.
Gli agenti della guardia di finanza dei due Paesi, assieme alla polizia catalana, avevano perquisito a fine febbraio gli uffici di Gino Pozzo a Barcellona, sequestrando computer e migliaia di documenti. Sotto la lente sarebbero finiti, appunto, 12 milioni che sarebbero stati spostati tra Italia, Spagna e Inghilterra e, attraverso una rete di imprese, sarebbero stati occultati al fisco. Sulla presunta frode, quindi, procede l’indagine congiunta tra Udine e Barcellona, al fine di capire, in base alla sede fiscale delle varie imprese coinvolte, dove siano stati occultati i fondi.
Nel mirino del fisco – sempre secondo quanto riportato dalla Cadena Ser – oltre a Gianpaolo e Gino Pozzo, ci sarebbero anche i nomi di Claudio Vagheggi, del presidente del Watford, Raffaele Riva, e del fondo di investimenti Fifteen Securitisation.