Come ogni anno la Maratonina di Udine porta nella capitale del Friuli il meglio dell’atletica mondiale. Non va, infatti, dimenticato che oltre a essere un momento di promozione per uno stile di vita sano la Mezza udinese è anche un grande appuntamento sportivo avvincente, che vede la sfida di grandissimi campioni. Il nome più altisonante di quest’edizione, un protagonista assoluto del panorama, è quello di Geoffrey Mutai, l’atleta straniero più qualificato e sicuramente uno dei personaggi più importanti che mai abbiano fatto visita alla gara friulana.
Nato in Kenia il 7 ottobre 1981, ha vinto le tre maratone più importanti del mondo: Boston e New York nel 2011, Berlino nel 2012, in 2h04’15’’. Quest’anno a febbraio a Ras Al Khaimah (Emirati Arabi) ha corso la mezza maratona in 58’58’’. E’ diventato ancora più famoso per aver vinto nell’aprile del 2011 la Maratona di Boston in un fantastico 2h03’02’’ miglior prestazione mondiale di sempre, che però non compare nell’albo dei record perché quella gara non rispettava i parametri consentiti dalla Iaaf riguardo alle pendenze consentite. E’ raggiante il presidente dell’Amu Paolo Bordon: “Alla partenza abbiamo uno dei big del mondo della Maratona, siamo felicissimi di poterlo portare a Udine e avrà un trattamento di riguardo. Speriamo che questa presenza possa entusiasmare al massimo gli udinesi che già hanno dimostrato da anni di apprezzare e fare il tifo per gli atleti che si danno battaglia ogni anno”.
Potrebbe tenere il suo ritmo, anche se non per tutta la gara, anche il miglior italiano del momento: Andrea Lalli. Specialista di mezzofondo e fondo, Lalli nel 2012 si è laureato campione europeo di corsa campestre. Nel 2006 ha vinto il titolo europeo Juniores, sempre di campestre, mentre nel 2008 ha conquistato il massimo alloro continentale di cross, stavolta nella categoria Under 23. Vanta un personale di 1h01’11’’ sulla mezza maratona, staccato alla Stramilano 2012. Dietro questi due si daranno battaglia gli altri italiani, Minerva (1h04’59 ) e Trentadue (1h07’29’’), mentre potrebbe essere l’outsider Emmanuel Sikuku, keniano del ’93 con un personale di 1h03’07’’ , alla prima esperienza europea.
Fra le donne c’è l’inaspettato forfait di Rosalba Console. Costretta in ospedale da una serie di forti coliche, la Console ha dovuto declinare in extremis l’invito alla gara udinese, di cui sarebbe stata sicura protagonista. Ricordiamo che l’azzurra ha nel suo carnet anche due Olimpiadi: Atene 2004 (16esima in 2h35’56’’) e Londra 2012 (30esima in 2h30’09’’). Lo strapotere africano quest’anno dovrà quindi misurarsi con le ambizioni della sola Giovanna Pizzato. La veneta l’anno scorso a Udine ha ottenuto il personale con 1h15’58’’. Ha un limite sui 3 mila metri di 9’26’’70. Fra le favorite anche Agnes Mutune, keniana, con un personale di 32’22’’ sui 10 mila metri stabilito a Wurzburg (Germania) quest’anno e 1h09’04 sulla mezza maratona ottenuto a Pune, in India nel 2012. Quest’anno ha vinto la mezza di Zwolle (Olanda) in 1h10’16’’. Anche l’ungherese Christzina Papp, con un personale di 1h10’53’’, potrebbe dire la sua. Ci si attende anche l’exploit dell’atleta portacolori dell’Amu, Isadora Castellani: corre per migliorare il personale di 1h18’26’’ fissato a Bastia Umbra nel 2009. 17’21’’ sui 5 mila, 35’56’’ sui 10 mila e 2h53’32’’ in maratona stabilito quest’anno ad Amburgo, ha vinto recentemente la mezza del Brenta.
La cronaca di questi giorni ha fatto irruzione tragicamente in quello che dovrebbe essere solo un momento di gioia e festa per tutti. Per questo la Maratonina udinese ha pensato a un piccolo gesto di omaggio alla memoria di Silvia Gobbato, l’avvocatessa di 28 anni brutalmente assassinata ieri, proprio mentre si stava allenando. “Siamo ovviamente sconvolti per quello che è successo, come tutti – le parole di Bordon – da amanti del mondo della corsa e amici di tutti i podisti siamo vicini alla sua famiglia e a tutta la comunità sportiva, compreso il Gruppo Marciatori Udinesi di cui la ragazza faceva parte. Per questo abbiamo pensato che il modo migliore per sensibilizzare su questa tragedia sia fare un minuto di silenzio prima dello start. In quel momento migliaia di persone rivolgeranno un pensiero a Silvia, che avrebbe potuto essere in mezzo a loro, pronta per partire”. Inoltre, tutti i pettorali dei partecipanti alla Mezza avranno stampato un fiocco rosso, simbolo della lotta al femminicidio. Un’iniziativa per ricordare la giovane runner e per ribadire, di fronte a questa tragedia, il diritto di vivere in libertà e sicurezza anche un momento come quello della corsa, che dovrebbe portare con sè solo gioia e benessere.