Dopo un campionato esaltante, i White Sox Buttrio sono eliminati dal Rovigo Deluxe dai play-off di serie C, perdendo entrambe le due partite giocate sabato 6 settembre sul diamante friulano. La prima gara ha visto i veneti imporsi per 7-2, mentre nella seconda il risultato è stato di 6-1. Aldilà del punteggio, non sono state vittorie facili per gli ospiti, che hanno dovuto superare degni avversari. In campionato, infatti, nell’unico incontro giocato a Rovigo tra le due compagini nel mese di giugno, avevano vinto di misura i friulani.
La prima partita ha visto subito il Rovigo andare in vantaggio nel primo inning segnando due punti con Reyes Nehemias e Ferrari. Nel terzo inning tre valide rendono ai veneti altri due punti allungando il vantaggio sul punteggio di 4-0. Nel quinto inning, però, i friulani accorciano le distanze marcando due punti con Figueredo e Sioni e riaprendo la partita. Nel settimo inning, un errore di tiro costa caro al Buttrio: il Rovigo marca altri due punti sul tabellone, riducendo le speranze di rimonta per la squadra di casa. Da segnalare la prova esaltante del lanciatore mancino dei veneti, Nicola Marangoni, impegnato per tutti i nove inning, che ha concesso veramento poco all’attacco dei White Sox.
La seconda partita vede sempre il Rovigo che inizia, ancora una volta, realizzando due punti nel primo inning. Buttrio, però, segna un punto nel terzo inning portando il punteggio parziale sul 2-1, punteggio che rimarrà invariato fino al settimo inning, quando i veneti segnano un altro punto con Sacchetto, portato a casa da un singolo di Schibuola. I friulani cercano di creare qualcosa, ma chiudono il parziale con le basi piene e senza punti. La partita si decide, quindi, nell’inning successivo con la squadra veneta che legna tre valide – un triplo di Rondina e due singoli con Vigato e Sacchetto – e sigilla la vittoria grazie ai tre punti incamerati. Anche nella seconda partita è stato il lanciatore del Rovigo il vero mattatore: in questo caso Mirko Ferrari, protagonista per quasi tutta la partita, che ha tenuto sempre sbilanciati i battitori friulani.