Sarà il Friuli Venezia Giulia, con il “mostro” Zoncolan e il grande arrivo a Trieste, in occasione del 60esimo anniversario dell’annessione del capoluogo giuliano all’Italia, a decretare il vincitore della 97esima edizione del Giro d’Italia. L’edizione 2014 della corsa rosa, che prenderà il via il 10 maggio da Belfast (Irlanda del Nord), si concluderà per la quarta volta in Friuli Venezia Giulia. Si rafforza ulteriormente quindi il forte legame tra Giro d’Italia e questa regione che è stata teatro di una grande partenza del Giro, nel 1981 da Trieste, di tre arrivi, di cui due a Trieste nel 1966 (Gianni Motta) e nel 1973 (Eddy Merckx), uno a Udine nel 1983 (Giuseppe Saronni) e di molte sedi di partenza e arrivo di tappa fin dal 1918.
Resta impressa nella storia dell’Italia, e non solo del ciclismo, la tappa Rovigo – Trieste del 30 giugno 1946. Durante la corsa attivisti anti-italiani favorevoli all’annessione di Trieste alla Jugoslavia bloccarono la carovana del Giro a circa 2 chilometri a est di Pieris, ostruendo la strada con blocchi di cemento e bersagliando i corridori con lanci di chiodi e pietre. L’organizzazione del Giro aveva già deciso di dichiarare conclusa a Pieris la tappa, con tempi eguali per tutti, ma alcuni atleti capeggiati dal triestino Giordano Cottur insistettero per raggiungere comunque Trieste. Alcuni corridori si fecero trasportare sugli automezzi militari fino a Grignano, da dove si diressero verso il traguardo, approntato nell’ippodromo di Montebello (nella zona nord di Trieste), dove furono acclamati e portati in trionfo dagli abitanti della città.
LE TAPPE. Sabato 31 maggio, si disputerà la 20esima frazione, Maniago – Monte Zoncolan, di 167 chilometri. Tappa tranquilla nella sua prima parte che si snoderà attraverso le colline moreniche del Friuli lungo strade in gran parte mai percorse dal Giro d’Italia. Si toccheranno località molto note come San Daniele del Friuli e Majano e altre meno note come Buia o Bordano. Dopo Tolmezzo si affronteranno le montagne decisive: in sequenza il Passo del Pura, la Sella di Razzo e il Monte Zoncolan dal versante classico di Ovaro. Il passo del Pura è una salita costante che si snoda sul fianco della montagna in un susseguirsi di tornanti per circa 9 chilometri all’8% con punte a doppia cifra. Una breve discesa porterà la corsa allo sbarramento del Lago di Sauris dove ci si innesterà nella salita dei Sella Razzo (oltre 15 chilometri di salita al 5.5%. ma con punte oltre il 10%) che si raggiungerà dopo aver attraversato Sauris di Sotto e di Sopra. Seguirà una lunga e velocissima discesa verso la valle del But dove a Ovaro si affronterà il Kaiser Zoncolan dal versante classico per 10.1 chilometri alla media del 11.9% con punte massime oltre il 20%.
Sarà la quinta volta nella storia che una tappa del Giro d’Italia si conclude con l’arrivo in salita sul Monte Zoncolan, scalato una volta dal versante di Sutrio (2003) e le altre tre da quello di Ovaro. I vincitori: nel 2003 e 2007 Gilberto Simoni, nel 2010 Ivan Basso e nel 2011 Igor Anton.
Il giorno successivo, domenica 1 giugno, gran finale della 97esimo Giro d’Italia con i 169 chilometri della Gemona del Friuli – Trieste, valida come 21esima e ultima tappa. Frazione lineare e sempre in leggera discesa verso la bassa pianura e il capoluogo giuliano. Si attraverseranno località di interesse storico come Cividale del Friuli e il suo Ponte del Diavolo, Redipuglia con il suo Ossario delle dodici battaglie dell’Isonzo, Miramare e il Castello di Massimiliano d’Asburgo per giungere a Trieste dove la corsa si concluderà con 8 giri di circuito cittadino di 7.3 chilometri, veloce, ma caratterizzato da una breve ascesa nella parte centrale.
LA PRESENTAZIONE. Alla presentazione ufficiale delle tappe friulane e del grande arrivo di Trieste del Giro d’Italia 2014 sono intervenuti, tra gli altri, la presidente della Regione, Debora Serracchiani, il sindaco di Trieste, Roberto Cosolini, il direttore generale di Rcs Sport, Michele Acquarone, e il direttore operativo del Giro d’Italia, Mauro Vegni, oltre naturalmente al projec manager Enzo Cainero.
Serracchiani ha ringraziato “Rcs Sport e tutti coloro che hanno collaborato e collaboreranno a questo importante evento. Noi stiamo portando la nostra Regione nel mondo e il Giro d’Italia è lo strumento perfetto per la buona riuscita di questo progetto globale. In modo fantastico per farci conoscere perché qui non saranno disputate solo due tappe del Giro d’Italia, ma qui si concluderà la corsa rosa 2014. Io credo che queste giornate faranno scuola ed entreranno nella storia del Friuli Venezia Giulia”.
Il sindaco di Trieste, Roberto Cosolini (in rappresentanza dei Sindaci di tutte le amministrazioni friulane coinvolte): “Sono molto contento e orgoglioso di sedere a questo tavolo insieme alle più importanti istituzioni del Friuli Venezia Giulia e ai dirigenti di Rcs Sport per ufficializzare il grande arrivo del Giro a Trieste. Sarà certamente una grande festa e un’occasione incredibile per fare vedere nei 180 Paesi nel mondo in cui il Giro viene trasmesso le bellezze della nostra città e della nostra Regione tutta”.
Acquarone ha analizzato così le due tappe: “In una disciplina sportiva come il ciclismo, tanto amata nel mondo, noi abbiamo la fortuna di organizzare uno dei due eventi più importanti a livello globale. Un’importante caratteristica è che, come sapete bene, il ciclismo si svolge sulle strade di città, paesi e campagne, e non al chiuso in un palazzetto. Questo naturalmente lascia spazi immensi alla promozione del territorio. E nel 2014 questa promozione sarà dedicata al Friuli Venezia Giulia. Arriveremo a Trieste ma passeremo anche attraverso il Monte Zoncolan e numerosissimi paesi. È un’occasione unica. Storia, turismo, cultura. Opportunità per tutti per valorizzare tutte le eccellenze che questo territorio può offrire. Nel 2014 il Giro partirà da Belfast per poi passare da Dublino e concludersi a Trieste, in occasione dei 60 anni dall’annessione della città all’Italia. Un bellissimo messaggio di come il Giro possa andare oltre lo sport e unire popoli e culture”.
Il direttore operativo Vegni: “Siamo ripartiti dai problemi del Crostis nel 2011 molto motivati per far tornare il Giro d’Italia nel massimo del suo splendore in Friuli Venezia Giulia. Quest’anno le due bellissime tappe ricche di significato: l’arrivo in salita all’Altopiano del Montasio e la Cave del Predil – Vajont. Per il 2014 c’era da parte di tutti noi la ferma volontà di ritornare sul Monte Zoncolan e farlo con una tappa decisiva per il risultato sportivo della Corsa Rosa. Trovato il favore dei nostri referenti (Enzo Cainero in primis) e delle amministrazioni, abbiamo allora cominciato a cullare il sogno di far concludere la 97esima edizione in una delle piazze più belle d’Italia, piazza Unità, qui a Trieste. Sono molto soddisfatto di poter dare questo annuncio. Voglio ringraziare anticipatamente tutti i volontari renderanno possibile, con il loro prezioso aiuto, la buona riuscita di questo evento”.