Si è aperta la terza giornata in rosa sulle strade del Fvg. Dopo le emozioni dello Zoncolan sabato e la Grado-Gorizia di ieri che, tra la caduta in avvio e la pioggia nel finale, ha tenuto viva l’attenzione del pubblico fino al traguardo, oggi la carovana del Giro d’Italia si congeda dalla nostra regione.
Ma prima è stata la volta della quarta sede di tappa, Sacile. Dal Giardino della Serenissima è scattata una frazione che, complice anche il meteo, si preannuncia davvero durissima fino all’arrivo a Cortina d’Ampezzo. Nonostante la pioggia, tantissime persone hanno accolto la carovana per salutare il Giro d’Italia.
Prima della partenza della tappa, è stato osservato un minuto di silenzio in commemorazione delle vittime della funivia del Mottarone, considerando anche il passaggio sulla salita coinvolta da questa tragedia nella tappa 19. E’ stata ricordata anche Silvia Piccini, giovanissima atleta travolta da un’auto mentre si allenava a soli 17 anni.
Il percorso della 16esima tappa è stato accorciato. La partenza è stata posticipata alle 11.30. Il Passo di Giau nuova Cima Coppi (2.233 metri) della Corsa Rosa. Il traguardo nella città che ospiterà nel 2026 le Olimpiadi Invernali.
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Non saranno affrontati il Passo Fedaia e il Passo Pordoi. Rimangono in programma le salita di La Crosetta e il Passo Giau. Il percorso è quindi ridotto a 153 chilometri.
“Il primo obiettivo è portare in sicurezza i corridori a Milano”, ha spiegato Mauro Vegni, direttore del Giro d’Italia, ai microfoni di RaiSport. “Le condizioni potevano anche essere buone, ma nel momento in cui c’è il rischio di trovare pioggia misto ghiaccio non è giusto rischiare. E poi è meglio una tappa più corta, ma intensa, piuttosto che mantenerla inalterata ma non troppo bella…”.
“In una terra di ciclisti qual è il Friuli Venezia Giulia e in particolare la Destra Tagliamento, una manifestazione come il Giro d’Italia non poteva che rivelarsi un successo. Lo dimostra la tanta gente oggi alla partenza ma anche il pubblico presente in occasione delle altre due tappe svoltesi nella nostra regione”, ha detto l’assessore regionale allo Sport Tiziana Gibelli a Sacile, dove – insieme al sindaco Carlo Spagnol – ha dato il via da piazza del Popolo alla 16esima frazione del Giro d’Italia.
“Nella nostra regione – ha detto Gibelli – il ciclismo è un fattore di forte attrazione perché, da sempre, è vissuto come una disciplina molto popolare. Che Sacile e il Friuli occidentale siano molto legati alle due ruote lo dimostra ciò che ha preparato la Città, allestendo una settimana di eventi coinvolgendo anche le scuole che hanno lavorato sul tema del Giro d’Italia. Questa manifestazione è poi una vetrina formidabile per le nostre bellezze; credo che Sacile, così come tutto il territorio attraversato da questa gara ciclistica, avrà da qui in poi una marcia in più per dare una spinta alla ripresa”.
Per Gibelli anche la cultura è un fattore che, assieme allo sport, crea un volano per l’economia locale. “Non dobbiamo dimenticare che la tappa di ieri – da detto l’assessore regionale
– ha ‘tirato la volata’ a Gorizia Capitale della cultura 2025 ma anche alla candidatura Unesco Brda/Collio, progetto al quale teniamo moltissimo. Nei miei passati incarichi di lavoro ho portato a casa quattro candidature Unesco e anche adesso continueremo a lavorare con grande impegno per questo obiettivo. Ringraziamo il Giro perché ha portato sotto i riflettori internazionali sia questa grande opportunità sia quella in campo culturale che vivremo tutti assieme tra quattro anni”.
Dal canto suo il sindaco di Sacile Carlo Spagnol ha evidenziato il modo in cui la Città si sia preparata all’evento, il primo di grande rilevanza e simbolo di ripartenza dopo un periodo di chiusure. Inoltre ha ringraziato la Regione che ha creduto e scommesso su Sacile quale Città di tappa, dando modo così di ricostruire e rinsaldare con entusiasmo la collaborazione tra commercianti e realtà associazionistiche dando vitalità e impulso all’intero territorio.