La marcia trionfale del Tavagnacco? Ormai non fa quasi più notizia. Le gialloblu di mister Marco Rossi, infatti, ci stanno abituando a fare indigestione di gol, come è successo anche all’ultima ‘malcapitata’, il Firenze, fermata sul 5-0. Vittoria importante per il Chiasiellis, passato per 0-1 a Verona, mentre Pordenone rientra da Napoli, dove ha subito l’eccessivo ‘calore’ del pubblico, con un punto (0-0). Ecco i commenti delle società.
QUI TAVAGNACCO. Anche il Firenze deve arrendersi alla dura legge del Comunale. La Graphistudio, non sazia dopo gli otto goal di sabato scorso nel derby contro il Chiasiellis, travolge la compagine toscana rifilandole cinque reti. A segno Bonetti, Del Prete, Parisi (rigore), Camporese e Rodella. Mister Rossi presenta una novità rispetto alle ultime gare: Del Prete al posto di Tuttino dall’inizio, affidando la cabina di regia a Vicchiarello, mentre nella compagine viola bomber Guagni si siede in panchina e mister Fattori affida l’attacco alla coppia Rinaldi-Razzolini. Pronti via e subito il Tavagnacco (in maglia bianca, calzoncini blu scuro e calzettoni bianchi) gonfia la rete con Bonetti al 1′ dopo azione veloce e indecisione della difesa viola. Friulane a tutto gas e, dopo il goal, il motore gialloblu va a mille: al 5′ buona chance per Camporese e al 6′ è Del Prete ad avere sui piedi la palla del raddoppio. All’11’ ottimo cross di Rodella dalla sinistra per Bonetti che con un velenoso rasoterra sfiora di poco la rete (palla che esce di poco a lato, alla sinistra di Matsubayashi). Il 2-0 arriva al 16′ con Del Prete (secondo goal in sette giorni) che sfrutta uno buco della difesa viola dopo ottimo traversone dalla sinistra di Rodella. Il Firenze accusa il colpo ma al 27′ da fuori coglie la traversa con un tiro a spiovere di Orlandi e su azione seguente, è il Tavagnacco a farsi nuovamente insidioso con colpo di testa sul primo palo di Bonetti (cross a giro di Brumana). Le friulane continuano a tessere gioco di qualità e occasioni, arrivando a calare il tris al 35′ con rigore di Parisi (Esperti sgambetta Brumana). Break interessante del Firenze al 38′ con rovesciata in mischia a opera di Rinaldi (bel numero, ma conclusione che va out). La Graphistudio chiude sul 3-0 la prima frazione, anche se al 40′ Del Prete ciabatta male da buona posizione dopo l’ottimo invito di Camporese sulla sinistra.
Nella ripresa, la musica non cambia, col Tavagnacco sempre a giganteggiare sul terreno di gioco. Al 7′ Camporese dopo azione personale, affonda sulla sinistra, tira, Matsubayashi non trattiene e, sulla respinta, con un rasoterra preciso, trova gloria e insacca il quarto sigillo di giornata (sesto goal stagionale). Al 26′ grossa giocata della stessa padovana: assist dalla destra e stacco aereo nell’area piccola di Brumana sul primo palo, con palla che, però, termina alta. Al 28′ esordio in A per la giovane Usenich al posto di Del Prete. C’è il tempo di vedere ancora un paio di ottime giocate, tra le quali spicca quella al 40′ della solita e inesauribile Camporese, il cui cross dalla sinistra è toccato al volo da Zuliani sul primo palo; la palla non entra per questione di centimetri. Il 5-0 arriva grazie a Rodella (lasciata sola dalla difesa ospite che dormicchia troppo nell’occasione) su corner di Parisi al 43′. Ottava vittoria su otto incontri: il Tavagnacco è in fuga e continua il momento magico guardando tutti dall’alto e lanciando un chiaro segnale alla prossima avversaria: la Torres.
QUI CHIASIELLIS. Resiste, non perde la concentrazione e colpisce allo scadere (prima marcatura nella massima serie per Margherita Zanon), prendendosi tre punti pesantissimi ai danni del Verona. Le lavate di capo post derby hanno dunque dato i loro primi frutti, visto che la squadra scesa in campo sabato è sembrata la bella copia di quella scialba e senz’anima di sette giorni prima. Le scaligere partono convinte e premono sull’acceleratore fin dalle battute iniziali. La prima conclusione a rete è un colpo di testa di Di Criscio all’8’ che Blancuzzi trattiene con facilità. Le gialloblù ci riprovano, ma le conclusioni di Gabbiadini e Ledri non centrano lo specchio della porta. Al quarto d’ora si fa vedere il Chiasiellis, ma Coutinho mette alto di poco sopra la traversa. Al 20’ è brava Blancuzzi ad anticipare Gabbiadini, servita dall’ex Mason, oggi evanescente. Al 4’ ci riprova Coutinho, ma la sua conclusione è fuori.
Nel secondo tempo il registro non cambia, con le padrone di casa a gestire il possesso palla e le friulane attente in difesa e pronte a ripartire. Al 3’ Di Criscio sfrutta una punizione di Lagonia, con il pallone che rimane in area senza che la difesa riesca ad allontanarlo, ma il suo tiro finisce di poco a lato. Al 18’ grande occasione per le ragazze di Lizzi: Sardu si defila sulla sinistra, mette in mezzo un bel pallone per Zanon che gira in porta da posizione favorevolissima, ma il suo tiro scheggia il palo e finisce fuori. Dopo lo spavento il Verona si riversa di nuovo in avanti, senza però far correre grossi pericoli alla porta ben difesa da Blancuzzi. La partita sembra destinata a chiudersi a reti inviolate, ma al 92’, con ancora un minuto di recupero da giocare, capita quel che le padrone di casa non avevano messo in conto potesse succedere. Il Chiasiellis parte in contropiede, Bottacin, entrata a sostituire Zanetti da appena due minuti, serve l’accorrente Zanon che questa volta, a tu per tu con Ohrstrom, non si fa ingannare e infila il gol che vale vittoria e tre punti fondamentali per la classifica del Chiasiellis.
QUI PORDENONE. Si sapeva che il fattore campo avrebbe richiesto una tenace gestione e così è stato. Non si sapeva che, per l’ennesima volta, a Napoli si gioca contro, limitiamoci a scrivere, situazioni surreali. Partenza neroverde. Almeno fino al minuto 20′ le pordenonesi giocano la loro gara nella metà campo avversaria e Tommasella e Piai le prendono di sana ragione nonostante il gioco pratico sia il calcio e non la boxe. Al 14′ punizione di Stabile da posizione vicino alla bandierina spicca di testa Sedonati sul secondo palo e termina di poco alto. Il Napoli si affida a Pirone, nell’unica azione del primo parziale. Palla alla undici biancoceleste che percorre tutta la fascia, dal fondo fa partire un bel cross per Tagliaferri che non riesce a colpire, alle sue spalle spunta Giuliano in corsa che invece spedisce fuori. Esaurito qui lo spunto partenopeo, ritorna a battere la Graphistudio, convincente nella manovra e nel gioco non riesce però a finalizzare le molte occasioni create in entrambi i tempi. Al 34′ è Lotto da distanza, dopo aver domato il pallone, lo calcia violentemente in porta che rimanere inviolata per il bello ma soprattutto efficace intervento di Radu. Si va negli spogliatoi con un minuto di recupero e con molte perplessità rispetto alla gestione della tifoseria napoletana, che si scaglia sistematicamente contro le avversarie (in maniera antisportiva e volgarmente) e non in sostegno della propria compagine. Da segnalare anche un palco (da sagra) di circa 5 metri per 5 costruito nel primo tempo sulla pista di atletica adiacente il rettangolo verde dove in corso si sta disputando la gara. Insomma, non ci abitueremo mai a queste cose, che sono solo penalizzanti per tutti, ma proprio tutti e per il movimento.
Al rientro in campo le squadre vengono riproposte dai due mister identiche a come sono uscite. Ricomincia la gara e il copione non cambia, neroverdi in attacco e biancocelesti sulla difensiva a provare un gioco di ripartenza che vede in Pirone il suo unico grande riferimento. Ci provano in serie Cavallini, Sedonati, Piai ma non trovano né la personale soddisfazione né quella di dare a una squadra solida e ben determinata, punti per incrementare i 10 in classifica. Entra Paroni, poi Giugliano. Poi un episodio su Cavallini, palesemente affossata in area mentre si prepara a colpire in porta con il portiere a terra non viene fischiato. Rigore non dato, non ci abitueremo mai neanche a questo, e risultato fermo sullo 0-0. Rigore palese, tanto che anche la tifoseria – con grande gioia dell’apparato uditivo – cessa per qualche secondo la sua opera. Pochi minuti e un palo interno sempre di Cavallini esce e finisce in braccio a Radu. L’assedio neroverde vive una pausa con la seconda azione del Napoli in contropiede, Pirone tira in porta dalla distanza e Fazio con un pregevole colpo di reni spedisce fuori. Ci prova a questo punto anche Giugliano, entrata a un quarto d’ora dalla fine, subito pericolosa con la conclusione dalla distanza che costringe Radu agli straordinari. Si giocano i tre minuti di recupero ancora sotto la porta dell’estremo del Napoli, ma non cambia il punteggio: 0-0 e un punto guadagnato in una gara difficilissima. Rimane solo il rimpianto di non aver finalizzato la quantità prodotta. Ora testa a sabato 23, quando in casa si affronterà la formazione toscana della Scalese. Appuntamento alle 14.30 al comunale di Prata di Pordenone.