Sarà un’aquila a volteggiare sulla 53ª edizione del Torneo delle Regioni, mascotte che il grafico Francesco Beltrame, ha ideato prendendo spunto dalla millenaria presenza del simbolo dell’aquila sugli stemmi e nelle insegne del Friuli Venezia Giulia. La maggior parte di questi trae ispirazione dall’antico stemma della Patria del Friuli.
Questo dunque il logo che accompagnerà la manifestaizone giovanile della Lega nazionale dilettanti che porterà in Friuli circa 2.800 calciatori, in rappresentanza di 20 regioni, che dal 13 al 19 aprile si contenderanno i titoli nazionali nelle categorie Juniores, Allievi, Giovanissimi, Calcio a 5 – uomini e donne – e del Calcio femminile. Base logistica della manifestazione sarà il Villaggio Ge.Tur di Lignano Sabbiadoro, che accoglierà tutti gli atleti, mentre i dirigenti saranno alloggiati in un paio di hotel della località balneare. Un fiore all’occhiello per la Federcalcio regionale capitanata da Gianni Toffoletto che, assieme ai suoi vice Dionisio Zorat ed Ermes Canciani, sta predisponendo al meglio i dettagli della manifestazione, occasione straordinaria anche per attrarre visitatori, grazie al supporto di Turismo Fvg.
La carta vincente, che ha permesso alla nostra Federazione di ottenere l’assegnazione del prestigioso torneo, saranno gli impianti sportivi. L’organizzazione, guidata sotto l’aspetto tecnico da Lucio Bortolotti, sta scegliendo i campi nei quali disputare le gare. “Saranno tutti geograficamente concentrati tra nella Bassa friulana e pordenonese – anticipa il responsabile -, in modo da non obbligare le squadre a eccessivi spostamenti. Il sogno sarebbe quello di far disputare un solo match per campo, ma non è detto che gli incastri rendano la cosa possibile, anche perché servirebbero una trentina di impianti”.
Il programma di massima già predisposto dall’organizzazione prevede da domenica 13 a martedì 15 aprile le fasi ad eliminazione diretta: le prime classificate di ciascun girone e le migliori tre seconde accederanno ai quarti di finale (giovedì 17). Mercoledì 16 aprile giornata di riposo, le semifinali si giocheranno nella giornata di venerdì 18, mentre il sabato si disputeranno le finali. Rispetto al passato, dunque, tutto si concluderà la vigilia di Pasqua, in modo da dare la possibilità agli atleti di rientrare per la festività.
UN Pò DI STORIA. L’arma ufficiale del Patriarcato di Aquileia, come ordinamento giuridico territoriale, era appunto l’aquila d’oro coronata in campo d’azzurro. Essa compariva dipinta in vari edifici a cominciare dall’età feudale, epoca in cui il patriarcato divenne un’istituzione di carattere temporale (1077d.C.), oltreché ecclesiastico.
Aquileia mantenne il fondo colorato d’azzurro all’aquila d’oro quale appare nello stemma di signoria del patriarcato. La credenza che il nome Aquileia derivasse da Aquila è assai antica e avvalorata da una tradizione locale, secondo cui un’aquila in volo augurale avrebbe accompagnato i coloni nella fondazione della città e ne avrebbe ispirato il nome. Colonia militare e avamposto commerciale di Roma prima, e capitale del potente stato feudale dei patriarchi poi, Aquileia imponeva il suo vessillo, l’aquila, regina dei cieli e simbolo di una città che era seconda solamente a Roma, come insegna naturale del Friuli, l’antica X Regio augustea (Venetia et Istria).
Aquila che non scomparve neppure dopo la conquista veneziana del Friuli, essendo ancora presente nell’arma della signoria della Repubblica Veneta, inquartato nel primo punto, quasi a ribadire la peculiarità della Patria in seno ai domini della Serenissima e che campeggia ancora oggi nelle insegne della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia instituita nel 1967.