L’attesa è finita. Da oggi a lunedì 24 maggio, le strade del Fvg accoglieranno i campioni del Giro d’Italia. Tre giornate all’insegna della corsa rosa che faranno conoscere in tutto il mondo tante località della nostra regione. Un arrivo che non ha bisogno di presentazioni è quello dello Zoncolan che, il 22 maggio, potrà accogliere solo mille fortunati tifosi. Una decisione sofferta, ma resa necessaria per garantire la sicurezza, dal momento che in quota c’è ancora molta neve.
Per le altre tappe, invece, non ci saranno limitazioni lungo il percorso, salvo per le ‘bolle Covid’ predisposte da Rcs in zona partenza e arrivo. Il pubblico, quindi, potrà seguire la tre giorni rosa in Fvg senza particolari vincoli, ferma restando la necessità di mantenere le distanze, non creare assembramenti e indossare sempre la mascherina.
“Lo Zoncolan senza il pubblico non era pensabile”, ha spiegato il patron delle tappe Fvg Enzo Cainero. “Ma chiaramente abbiamo dovuto contingentare gli accessi. Chiedo a tutti, quindi, massima comprensione.
Oggi il ritorno più atteso, quello del Monte Zoncolan, affrontato dal versante di Sutrio. Nella 14esima tappa, con partenza da Cittadella, i corridori dovranno percorrere 205 chilometri passando per Castello di Caneva, Sarone, Aviano, Maniago, Meduno, la Diga di Ponte Racli, Tramonti di Sotto e di Sopra, la forcella del Monte Rest, Priuso, Villa Santina, Arta e quindi Sutrio, che lancerà l’ascesa verso sua Maestà il Kaiser.
Tappa di montagna divisa in due parti. I primi 130 chilometri sono praticamente piatti anche se sempre in leggera ascesa fino ai piedi della salita di Monte Rest caratterizzata da numerosi tornanti e dalla carreggiata ristretta. Anche la discesa si presenta impegnativa e con molti tornanti. Giunti a Priuso la strada è nuovamente larga. Dopo Tolmezzo e Arta Terme si arriva ai piedi della salita finale anch’essa divisibile in due parti: la prima di circa 11 km con strada larga a tornanti e pendenze attorno al 7-8% e gli ultimi 3 chilometri molto impegnativi, su strada ristretta molto ripida.
La media degli ultimi 3 chilometri è oltre il 13%. La strada risale il pendio con poche curva e pendenze spesso oltre il 20%. L’ultimo chilometro è in gran parte attorno al 18%. In alcuni tratti sia nei brevi tornanti si nell’ultimo tratto si riscontrano pendenze oltre il 25% con punte del 27%. Ultimi 50 metri in leggera ascesa su asfalto.
Per la Grado-Gorizia di domenica 23 e per la partenza di Sacile lunedì 24, invece, come detto non ci saranno limitazioni particolari, se non per le aree di partenza e arrivo. “Abbiamo risolto le problematiche con la Slovenia”, spiega Cainero. “E’ prevista la partecipazione congiunta della Polizia stradale italiana e slovena, un grande passo avanti rispetto al passato. Sarà una tappa bellissima sotto il profilo tecnico e ambientale e sarà durissima. Lungo il percorso, anche nel tratto sloveno, al momento siamo liberi, con l’invito a evitare assembramenti e a indossare sempre la mascherina”.