Si tratta di confronti agonistici a squadre formate da tre atleti. Le finali internazionali, in Lussemburgo, portano l’etichetta di Olimpiadi. Quindi sport, ma decisamente sui generis per il tipo di muscolo utilizzato, il cervello. Parliamo delle Olimpiadi delle scienze che inseriamo in Vetrina, così come avvenuto per gli scacchi, altra attività mentale riconosciuta dal Coni. Gli azzurrini Under 17 Arianna Mingone, Talissa Dreotti e Luca Zorzenon dell’Isis Malignani (nella foto) hanno vinto la medaglia di bronzo su un lotto europeo di 138 studenti, in rappresentanza di 27 nazioni.
L’impresa è stata preparata nell’arco di un anno e sostenuta da un’equipe di docenti, esperti in chimica, fisica e biologia: Ermanno Cavallo, Annamaria Boasso, Gabriella Chiavola, Fabrizio Florit, Gaspare Romano e Livia Mercato, coordinati dalla dirigente Ester Iannis. Il trio friulano è sbarcato nel Granducato dopo aver superato le eliminatorie italiane, che hanno qualificato anche l’Itis Avogadro di Torino. Le prove da superare? Non erano un gioco stile ‘Piccolo chimico’, ma esperimenti effettuati anche con l’utilizzo di apparecchiature scientifiche di ultima generazione, vanto del Malignani, come il microscopio ottico a bagno d’olio, utilizzato per l’osservazione dei cambiamenti osmotici nei vacuoli delle cellule vegetali.