Per Marco Pastonesi, giornalista sportivo e scrittore di novelle rugbistiche, una partita di rugby è come uno spartito musicale dove c’è l’idea dello sport con le sue regole e i suoi divieti e c’è un’aria, che è il gioco. Nella Rugby Udine gioca e ora allena uno dei più promettenti atleti e musicisti friulani.
Si tratta di Marcello Bon, seconda linea, classe 1999, udinese doc, che ha iniziato a giocare a rugby a sette anni introdotto allo sport da Riccardo Zanni, padre di Alessandro, ma al contempo suona il contrabbasso nell’Orchestra giovanile Filarmonici Friulani. Bon è figlio d’arte in tutti i sensi: il padre Paolo (attualmente presidente dell’ordine degli architetti) è un musicista e anche un buon rugbista, mentre la madre è una insegnante di danza.
“La passione per la musica l’ho appresa in famiglia e, fin da bambino, ho iniziato a suonare il pianoforte per poi iscrivermi al conservatorio quando frequentavo la prima media. Con il rugby ho avuto un percorso analogo”, racconta. Ha poi esordito in serie A ed è diventato da subito un giocatore importante per il club ma ora ha dovuto scegliere tra rugby e musica.
“Il rugby e la musica sono le mie passioni. Entrambi impegnano tanto fisicamente e mentalmente, ma il rischio d’infortuni alle mani mi ha fatto smettere, almeno per ora, di giocare. Ho comunque iniziato ad allenare i bambini del minirugby e questo mi permette di trasmettere e restituire quanto ho ricevuto dallo sport”.
“Gli impegni con le prove e il proseguo degli studi al conservatorio mi occupano molte ore al giorno e, con mio grande dispiacere, non mi consentono di allenarmi e di giocare. La musica, come il rugby, arricchisce chi la pratica e come non c’è distinzione in questo senso tra musica colta e popolare così nel rugby posso arricchirmi e anche divertirmi insegnando ai bambini quello che ho imparato”, racconta Bon.
Alla Rugby Udine sono dispiaciuti per non poter contare più su un giocatore così promettente ma, al contempo, contenti per le possibilità lavorative che si aprono al proprio giocatore/allenatore e chissà che in un futuro non lontano il binomio musica e rugby non possa dare vita a qualche evento proprio in via Del Maglio.