Mirko Miscione, 31 anni di Vasto che nella scorsa stagione ha militato nella Fonte Acquaviva Livorno, avversaria nei play-off permanenza della Tinet Gori Wines, ha accettato la proposta del ds Luciano Sturam e la prossima stagione militerà a Prata. Centro di 200 centimetri ha ben impressionato nel doppio confronto della scorsa annata e porterà esperienza e solidità nella zona 3 pratese, completando un reparto ben assortito che può contare già su Rau e Tassan. Per lui una buona esperienza in A2 tra Ortona, Santa Croce e Livorno.
Mirko qual è stato il fattore decisivo che ti ha fatto arrivare a Prata? “Ero rimasto ben impressionato già quando sono venuto qui a giocare i play-off. Poi è bastata una chiacchierata con Michele Marinelli, con il quale avevo già giocato (a Olbia nel 2013-2014 ndr) che mi ha lasciato ottime referenze. Mi è piaciuta la proposta di un progetto che vuole essere di crescita”.
Quali sono le tue aspettative per la stagione? “La società vuole fare bene ed ha alte aspettative. Trovo questa cosa molto stimolante. Dopo un anno che mi ha visto per un po’ ai box a causa di un infortunio ad un dito ho voglia di giocare una stagione intera al massimo. Ho parlato con coach Cuttini e anche col preparatore. Abbiamo già concordato un programma di lavoro per poter arrivare bene all’inizio dell’attività e poter partire subito forte”.
Che tipo di giocatore è Mirko Miscione? “Qualche anno fa ti avrei detto che sono un centrale particolarmente portato per il fondamentale del muro. In realtà nelle ultime stagioni ho lavorato tanto per migliorare anche in attacco perchè ritengo che un centro credibile in attacco sia necessario per lo sviluppo di un gioco di alto livello, permettendo lo sviluppo di un gioco veloce e tenendo sempre impegnato l’avversario diretto, permettendo così di sfruttare al massimo pure le seconde linee e la pipe”.
E fuori dal parquet? “Sono estroverso, alla mano, anche bonaccione. Mi piace fare gruppo dentro e fuori la palestra perchè lo ritengo un passaggio fondamentale per unire la squadra e lavorare meglio. La mia passione fuori dal campo di pallavolo sono i viaggi. E’ una cosa che adoro”.