Dopo l’esordio a Cinque Cerchi nella skiathlon femminile, che l’aveva vista 36esima e migliore delle azzurre, Martina Di Centa ha preso il via nella sua seconda gara olimpica, la dieci chilometri a tecnica classica, la più tradizionale delle prove femminili dello sci di fondo.
La 21enne di Paluzza è giunta 37esima nella prova vinta dalla norvegese Therese Johaug al termine di una splendida sfida a distanza con la finlandese Kerttu Niskanen, al traguardo separate da soli 4 decimi. Grandissimo duello anche per il bronzo, con l’altra finlandese Krista Parmakoski a precedere di un misero decimo la russa Natalia Nepryaeva.
Martina si ferma a 3’02” dalla vetta; con 3 secondi e mezzo in meno avrebbe guadagnato cinque posizioni. Una bella prova, quindi, per l’esponente del Cs Carabinieri, cresciuta nell’US Aldo Moro. Prima delle azzurre Anna Comarella, 26a a 2’38”.
Martina, classe 2000, è una ‘figlia d’arte’, che prosegue la straordinaria dinastia della famiglia di Paluzza, che tante soddisfazioni ha regalato allo sci di fondo e allo sport italiano prima con la zia Manuela (che farà il tifo per lei a Pechino, in quanto membro del Cio, ndr) e poi con papà Giorgio, entrambi campioni olimpici.
Cresciuta nell’Us Aldo Moro, presieduta dallo zio Andrea, da questa stagione fa parte della squadra nazionale A dopo aver esordito in Coppa del Mondo già alla prima stagione da Under 23 in occasione della tappa inaugurale del Tour de Ski in Val Mustair (Svizzera) nel primo giorno del 2021. Nel Dna ha l’umiltà di chi sa come scalare la vetta e la determinazione per emulare chi ha reso grande la sua famiglia, consacrandola nell’olimpo del movimento.
Il programma femminile proseguirà sabato alle 8.30 con la staffetta 4×5 km.