A giudicare dall’andamento che c’è stato in campionato fin dalla prima prova, il Rally Storico Piancavallo sembra avere tutte le carte in regola per riconfermarsi un appuntamento molto importante agli effetti della aggiudicazione dei titoli in palio. E’ stato così anche l’anno scorso, quando il tricolore fu assegnato sul filo di lana del traguardo di Maniago. Nel 2015, inoltre, si ritorna sull’altipiano turistico dove ha avuto origine la storia.
Sembra ‘preistoria’ e in realtà un po’ lo è. Scusate la divagazione ma forse non tutti sanno come è nato il Rally Piancavallo: a seguito del disastroso terremoto del Friuli del 6 maggio 1976, una apposita legge consentì ai giovani friulani di assolvere agli obblighi di leva nel Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco. Tra quanti lo Stato chiamò in quel periodo, c’era Maurizio Perissinot, il quale fu ‘distaccato’ all’Ept, l’Ente provinciale per il Turismo guidato da Giancarlo Predieri. Non lo scopriamo oggi se diciamo che Predieri fu uno dei grandi promotori del Piancavallo inteso come stazione turistica, soprattutto invernale. Non a caso sulle nevi dell’altipiano avianese fecero tappa la Coppa del Mondo di sci femminile e il Mondiale di Free Style.
Lo stretto rapporto che nacque tra Predieri e Perissinot fu la base perché il Rally delle Valli Pordenonesi divenisse Rally Piancavallo a partire dal 1980. Il tempo è volato e dopo la sosta di anni, nel 2009 il Rally Piancavallo è tornato, nel ricordo di chi nel frattempo non c’è più. Ma mancava il completamento di un disegno: ovvero il ritorno a Piancavallo, un luogo che la Regione ha più volte ribadito essere strategico ai fini del rilancio del turismo. Lo ha più volte affermato il vice presidente della giunta regionale, Sergio Bolzonello.
Così la gara si disputerà il 7 e l’8 agosto con partenza e arrivo da Piancavallo, con la benedizione degli albergatori locali, reduci da un inverno in cui la neve è arrivata tardi, salvando solo parzialmente la stagione. Il rally sarà la settima prova di un campionato che, finora, si è dimostrato vivace e aperto. La prima prova, il Rally delle Valli Aretine a inizio marzo, ha visto 96 auto iscritte, di cui 57 per il tricolore. Ne sono partite 52 e arrivate 34, con 18 ritiri. Ha vinto la coppia Salvini-Tagliaferri davanti a Montini-Belfiore, campioni italiani in carica. A metà aprile è stata poi la volta del rinomato Rally di Sanremo, valido pure per il Campionato Europeo e che ha visto 63 auto al via. Agli effetti del titolo italiano la vittoria è andata alla coppia Musti-Granata. Da ricordare che Matteo Musti è un nome noto a Piancavallo e dintorni, dato che lui la gara l’ha già vinta nel 2013.