La sfortuna continua a prendere di mira Michele Pittacolo. Anche ai Campionati Mondiali di ciclismo paralimpico a Nottwil, sul lago di Sampach, nei pressi di Lucerna, il campione friulano non è riuscito a far valere la sua classe e la forma fisica eccellente, che aveva ritrovato nel periodo di ritiro all’Hotel Regina a Piancavallo. A Nottwil, Michele aveva puntato tutte le proprie carte sulla corsa in linea, specialità nella quale s’è presentato al via con i galloni di Campione del Mondo uscente, un anno dopo la strepitosa impresa di Richmond, nel South Carolina: l’obiettivo del portacolori della Alè Cipollini era quello di bissare il successo del 2014, garantendosi un’altra maglia iridata.
Purtroppo, nelle ore precedenti la partenza a Nottwil, Michele, che teneva tantissimo al risultato, anche per cancellare due mesi negativi dovuti a un’infiammazione virale, ha patito la forte tensione emotiva che gli ha causato iperventilazione, aumento della pressione interna e la conseguente atrofia delle mani. In poche parole, non poteva correre in bicicletta: con generosità e spirito competitivo, Pittacolo ci ha comunque provato, ma ha dovuto ritirarsi nel corso dei primi giri del circuito. “Era tale la mia determinazione nel fare bene a Nottwil – ha detto Michele Pittacolo – che mi sono messo addosso una pressione esagerata. Purtroppo ho pagato la tensione, sprecando una condizione fisica eccellente. Mi dispiace di non essere riuscito a difendere, in corsa, la mia maglia di Campione del Mondo 2014. Sono però contento per i risultati che ha ottenuto la squadra azzurra, agli ordini del commissario tecnico Mario Valentini: nel complesso, nove ori, un argento e cinque bronzi che pongono l’Italia in cima al medagliere”.
Ora Michele Pittacolo si prenderà un periodo di ferie, fatte di riposo assoluto e scarico, anche per smaltire le tossine, soprattutto psicologiche, accumulate nelle ultime settimane.