La Società Ginnastica Triestina festeggia quest’anno il 150° anniversario dalla fondazione. In quest’occasione il sodalizio biancoceleste allestisce la mostra ‘Trieste e la sua Ginnastica: centocinquant’anni di passione non solo sportiva’ a cura di Luciano Michelazzi, con il contributo della Regione, del Comune di Trieste e di Coop – Cooperative Operaie di Trieste, Istria e Friuli. L’esposizione di una selezione dei cimeli del Museo Storico è stata inaugurata questa mattina, alle 11.30 nella Sala Comunale d’Arte (piazza dell’Unità d’Italia, 4). Importanti documenti e foto storiche dell’Archivio e del Museo della Società accompagnano il pubblico in un interessante percorso, che mette in luce i successi e le tappe fondamentali che hanno caratterizzato i 150 anni di vita della Ginnastica Triestina, spesso intrecciati ad altrettanti importanti momenti della storia di Trieste.
Nel percorso espositivo viene dato spazio a tutti gli sport praticati: ginnastica, scherma, esercizi a remo, biciclismo, calcio, nuoto, atletica, alpinismo, pallavolo, pallacanestro, danza, judo e altre discipline orientali, nelle quali gli atleti biancocelesti hanno raggiunto ottimi risultati. Ma la Ginnastica Triestina non si occupò solo di sport: attività quali la sezione filodrammatica, il coro, la banda, le gite, i balli, i concerti contribuirono a mantenere uniti i soci giovani e anziani.
Alla guida della Ginnastica Triestina si sono succeduti finora ben 25 presidenti, alcuni dei quali danno il nome alle vie e alle scuole della città di Trieste, come Felice Venezian, Antonio Vidacovich e Antonio Fonda Savio. Ci sono stati momenti storici in cui alla Ginnastica si discuteva del futuro della città e cinque volte fu sciolta dalla polizia austriaca e altrettante tenacemente ricostruita. Fu dunque palestra di civiche virtù oltre che di discipline sportive, ma quello che è sopravvissuto ai cambiamenti superando tutte le difficoltà è lo spirito sportivo che in quella sede, fra quelle mura ha sempre battuto forte nei cuori biancocelesti. La Sgt è stata il fulcro delle attività sportive del territorio: i soci nell’anno della fondazione erano 2.438 e negli anni ‘70 superarono la cospicua cifra di 4.430. I biancocelesti varcarono anche i confini nazionali rappresentando l’Italia a livello internazionale: basti ricordare come, ad esempio, alle Olimpiadi di Berlino del 1936 la squadra italiana di ginnastica fu quasi tutta triestina insieme a quella di pallacanestro maschile. La Ginnastica Triestina, nella sua pluripremiata attività sportiva, vanta ben 125 azzurri, 25 partecipanti alle Olimpiadi, 1 medaglia d’oro olimpica, 19 titoli mondiali, 24 titoli europei e 198 titoli italiani di cui 109 femminili.
Anche la storia del Museo, come quella della società, ha attraversato varie fasi e alcuni momenti a dir poco turbolenti. Il suo percorso storico parte da un drammatico evento: il 24 maggio 1915 – con l’inizio della guerra fra Italia e Austria – l’edificio della società fu dato alle fiamme, si persero così i documenti e i numerosi volumi della biblioteca. Si salvarono solo poche cose, fra cui un’opera del Gatteri e la bandiera sociale del 1868. Dopo la fine della Prima Guerra Mondiale si pensò in primo luogo alla ricostruzione della sede, senza preoccuparsi di ripristinare la biblioteca che era andata distrutta.
Il materiale donato dai soci non veniva più catalogato, ma semplicemente conservato senza che vi fosse prestata particolare attenzione. Nei primi anni ’50 il Consiglio direttivo decise di creare un Museo Storico della Società: il compito di ricercare, raccogliere e catalogare documenti e oggetti venne affidato ai coniugi Pina e Vasco Viatori, che contattarono famiglie e soci per ricostruire gli avvenimenti della società. Ne risultò la prima mostra dedicata alla Sgt, inaugurata nel 1953 in occasione del 90esimo anniversario dalla fondazione. Tale mostra fu il preludio di un’altra, di più ampio respiro e successo, che si sarebbe tenuta per celebrare il centenario. Al termine della mostra, però, si pose ancora una volta il problema della conservazione del materiale esposto. Non trovando spazio sufficiente nei locali della sede, questo venne accatastato in vari ambienti e fu spostato più volte nel corso degli anni. Il Museo Storico trovò uno spazio nel terzo braccio del complesso sociale, ultimato nel 1968. Fu inaugurato nella sede attuale il 24 maggio 1972, risorto dalle ceneri come l’Araba Fenice. Nel 1992, in occasione del 20° anniversario dell’apertura del Museo, fu organizzata una grande mostra che si tenne nella Sala Comunale d’Arte.
Con questa Mostra, curata da Luciano Michelazzi e che rimarrà aperta tutti i giorni (10-13.30/15.30-20) fino a domenica 9 giugno, si intende offrire al pubblico la possibilità di godere dei documenti e dei materiali raccolti nell’arco di un secolo e mezzo, sottolineando così il forte legame tra Trieste e la sua Ginnastica.