Anche quest’anno è stato archiviato l’11° Colli Goriziani Historic organizzato dal Club Gorizia Automoto Storiche. Il raduno negli ultimi anni è entrato a far parte del Campionato nazionale di regolarità Asi, composto da 13 prove. La manifestazione si è svolta in una bella giornata, temperatura ideale, qualche nuvola passeggera, non si poteva chiedere di più. I partecipanti – limitati dall’organizzazione a 50 equipaggi – hanno potuto godere in pieno dei panorami e del risveglio della natura dopo il riposo invernale. Il colpo d’occhio su piazza Vittoria, con tutte le vetture in bella mostra e il castello sullo sfondo, offriva uno spettacolo difficile da replicare in altri luoghi. Alla partenza, il pubblico accorre ogni anno sempre più numeroso, per vedere e far vedere a figli e nipoti veicoli che hanno fatto la storia industriale e culturale d’Italia. Erano rappresentati tutti i principali produttori di veicoli, con maggior presenza di Fiat, Lancia e Alfa, ma anche le Porsche erano ben rappresentate.
Chi c’era ha potuto ammirare automobili prodotte dal 1954 e fino al 1979, conservate o restaurate e che ogni proprietario coccola con assiduità. Dopo il discorso delle autorità e il briefing di rito, alle 9.31 gli equipaggi si sono diretti sul Collio per arrivare al primo transito sul Monte Calvario per affrontare i primi rilevamenti di passaggio. La strada è temuta per la tortuosità del percorso, le difficoltà e i limiti che l’organizzazione ha voluto imporre (26 km/h), ma è anche amata per la sua bellezza e la sfida sulla regolarità di marcia. Dallo scorso anno, il Club ha voluto istituire un trofeo speciale dedicato a questa prova. Dopo una pausa di rilassamento le automobili sono ripartite per percorrere alcune strade del Carso con altre prove fino a raggiungere Aquileia.
La sezione del Gas Club veicoli militari ha allestito due controlli timbro lungo il percorso con veicoli e abbigliamento della seconda guerra mondiale (tedeschi e americani). Sorpresa gradita e apprezzata dai piloti e navigatori. Al ristorante si sono svolte le premiazioni delle varie categorie previste dal regolamento nazionale Asi che alla fine porterà a diventare il campione nazionale di regolarità. Tutti i partecipanti e il commissario che ha supervisionato la manifestazione hanno espresso la loro soddisfazione per la riuscita e l’organizzazione curata in ogni dettaglio del raduno.
Conferma del gradimento è data dal fatto che molti partecipanti sono diventati frequentatori assidui del raduno arrivando in città qualche giorno prima per visitare luoghi intravisti l’anno precedente. Già ma chi ha vinto? Il successo del 11° Colli Orientali Historic è andato a Paciaroni su A112 del 1974 con 334 penalità, davanti a Cicuttini/Castellano su Lancia Fulvia coupè del 1972 e Grava/Kilingendrath su Lancia Fulvia coupè del 1971; quarti Baldissera/Covaz, quinti Rugo/Varaschini. Il trofeo Monte Calvario va a Specogna su Fiat 850 coupè 1968, davanti a Tresoldi su Alfa Giulietta Spider del 1960 e Boscolo su Mini Cooper del 1973.
Paciaroni, senza navigatore, vincitore del raduno è un arzillo signore di 80 anni arrivato da Ascoli Piceno con una vettura dalle prestazioni limitate così come il vincitore del trofeo Monte Calvario, a dimostrazione che ciò che conta è la regolarità e non la velocità. Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno lavorato e collaborato per la riuscita della manifestazione, i Comuni di Doberdò e Capriva. Un ringraziamento particolare all’assessorato allo sport del Comune di Gorizia che non fa mai mancare il sostegno.