Nel fine settimana appena trascorso, tutte le categorie della Udine Rugby Junior sono scese in campo. Il rugby udinese si è trasferito in quel di Treviso, fatta eccezione per l’Under 16 che ha giocato in casa. Le due U14 e il minirugby hanno avuto come meta del weekend gli impianti della Ghirada, con un epilogo molto piacevole, visto che a fine raggruppamento le squadre del minirugby si sono potute trasferite allo stadio Monigo per assistere alla partita tra Benetton Treviso e Leinster. Ma andiamo per ordine.
Sabato 23 novembre, l’Udine Rugby Junior U14 ha incontrato la Benetton. Entrambe le società hanno schierato due formazioni, che hanno giocato in contemporanea, sferzate da un vento freddo e pioggia continua che hanno reso i campi pesanti e messo a dura prova tutti i giocatori. Il team nero udinese è stato battuto, di misura, con il risultato di 29-26. La sconfitta è maturata soprattutto a causa della partenza con il freno a mano tirato, nella quale i friulani sono stati poco consistenti in attacco e in difesa, concedendo, nei primi 10 minuti, ben tre mete agli avversari. Con la prima palla al largo, giocata in velocità, gli udinesi hanno accorciato le distanze, andando in meta e il tutto si è dimostrato fondamentale per acquistare fiducia e iniziare, da quel momento, a produrre gioco. E’ grazie a questo nuovo atteggiamento che è nata una bella partita, combattuta su ogni punto d’incontro e con entrambe le squadre alla ricerca del risultato.
La formazione bianconera, invece, poco ha potuto contro una Benetton più reattiva sui punti d’incontro e sul recupero dei palloni sporchi. Lo conferma il risultato finale: 99-0 per i padroni di casa. Per il team friulano, formato per lo più da atleti del 2001, l’atteggiamento in campo è sembrato subito deficitario, contro una compagine ben organizzata e ricca di buone individualità. La maggior fisicità dei trevigiani ha, in ogni caso, fatto la differenza per tutto il primo tempo. Nel secondo gli udinesi sono finalmente riusciti a creare qualche difficoltà ai padroni di casa, con pressioni e placcaggi, mancati nella prima frazione di gioco. Risultati a parte, dalla trasferta di Treviso si colgono, comunque, spunti positivi per un gruppo costituito per buona parte da giocatori alla prima esperienza che, allenamento dopo allenamento, lavorano duramente per colmare le differenze, sul piano fisico e tecnico, che li separano dalle numerose formazioni venete.
In una domenica di novembre fortunatamente soleggiata, il minirugby è arrivato sui campi della Ghirada per divertirsi, pur dando il massimo, in occasione di un raggruppamento con Benetton, Tarvisium, Montebelluna e Selvazzano. Ospite d’onore, l’Under 6, alla sua terza uscita stagionale. Per quest’ultima, ogni occasione si trasforma in una straordinaria esperienza: i più piccoli della Junior sono, infatti, scesi in campo fieri e agguerriti, nelle loro divise candide, che in pochi minuti hanno cambiato decisamente colore, diventando, in modo uniforme, “marroni”. I più piccoli hanno giocato due partite con Benetton e Selvazzano e tra mischie e fughe solitarie sono riusciti a trovare anche il tempo per giocare con il fango. Increduli di poter approfondire la conoscenza con questo simpatico elemento e per di più facendolo sotto gli occhi di mamma e papà che, per una volta, non hanno potuto urlare la frase tipo: “Stai attento a non sporcarti”.
L’Under 8 non è riuscita a ripetere la buona prestazione espressa nell’appuntamento precedente, mancando sopratutto nel gioco di squadra. Gli spunti apprezzabili e l’incisività di qualche atleta non sono stati sufficienti a stimolare i tuttineri a un gioco più fruttuoso, anche a causa del terreno di gioco che la pioggia dei giorni precedenti aveva reso pesante. Per molti bambini era la prima volta su un campo così difficile e il fango è diventato, in alcuni casi, più attraente dell’ovale. Tutti, comunque, hanno trovato la loro fonte di divertimento e svago.
Quattro partite giocate, due vinte e due perse: questo il tabellino dell’Under 10 che, dopo aver vinto di misura la prima gara con la Benetton, si è spenta per riaccendersi nell’ultimo incontro con il Selvazzano. I risultati positivi ottenuti, più per azioni individuali che per gioco di squadra, hanno evidenziato una difficoltà generalizzata a entrare in partita, che ha reso gioco facile agli avversari. Bene l’Under 12 che, nella prima partita giocata, contro la pesante formazione del Tarvisium, ha vinto 7-5, evidenziando un notevole miglioramento atletico e tecnico. Nel secondo match la Benetton ha avuto la meglio (6-3): la squadra di casa si è dimostrata più esperta, sfruttando al meglio il fattore campo e giocando un buon rugby che gli udinesi hanno potuto contenere con difficoltà.
A fine raggruppamento, dopo il tradizionale terzo tempo con genitori e atleti, la carovana della Rugby Udine Junior si è trasferita allo stadio Monigo, per assistere alla partita tra Benetton e Leinster. Per molti bambini e per i loro genitori è stata la prima opportunità di vedere una partita di rugby di livello. Un’esperienza emozionante che ha permesso di far comprendere alle famiglie che, in alcuni casi, poco conoscono questo mondo che, anche nelle partite giocate in queste categorie, l’atmosfera di amicizia e lealtà è la stessa che si trova sui campi giovanili.
L’Under 16, infine, è stata impegnata domenica 24 novembre in casa contro la formazione del Monti Rovigo Junior. Il risultato di 5-39 per i rodigini evidenzia un divario importante, anche se sul campo si è vista una partita che in molte situazioni è risultata equilibrata e con capovolgimenti di fronte. Rispetto alla prova precedente, giocata con il Pordenone, gli udinesi si sono dimostrati più determinati e con uno spirito di squadra più marcato. Rovigo, più compatto e organizzato, con una visione di gioco superiore, ha schierato, nel ruoli chiave, giocatori con ottime capacità tecniche individuali, che hanno fatto la differenza.
Udine, per contro, ha espresso alcuni sprazzi di buon gioco collettivo in azioni d’attacco, anche se non sono poi riusciti a trasformare tali azioni in punti. Alcune decisioni arbitrali, non favorevoli alla squadra di casa, che nell’economia della partita ci stanno, sono coincise con i momenti in cui l’inerzia del gioco era favorevole ai friulani e questo ha penalizzato sicuramente il risultato e la resa nelle azioni successive, mettendo in luce una fragilità caratteriale sulla quale bisognerà lavorare a lungo. Buoni i segnali dal pacchetto di mischia che, rispetto alla domenica precedente, ha garantito un rifornimento maggiore di palle ai trequarti. Migliorata l’organizzazione difensiva, anche se in alcune occasioni sono emerse delle lacune: i giovani padroni di casa, non occupando tutti gli spazi hanno permesso, infatti, al Rovigo di segnare.