In riferimento ai recenti episodi di razzismo e violenza avvenuti sui campi della nostra Regione, arriva la ferma condanna del presidente del Comitato Regionale Lnd – Figc Friuli Venezia Giulia Ermes Canciani.
“Condanniamo con forza questi gravissimi episodi, esprimendo solidarietà e vicinanza a tutte le persone discriminate, offese o colpite. Ogni atto di violenza va condannato soprattutto quando lo stesso viene perpetrato all’interno di un campo di gioco laddove devono coesistere i valori della lealtà, della solidarietà, del rispetto delle regole e del proprio avversario. I fatti accaduti rappresentano passaggi di violenza grave e ingiustificata rispetto al quale il Comitato regionale esprime parole di ferma e totale condanna. E’ necessario isolare i negativi protagonisti di questi fenomeni, altrimenti qualsiasi discorso appare fuori luogo. Situazioni come queste, oltre a esser gravissime dal punto di vista fisico e morale, condizionano la volontà di ragazze e ragazzi ad avvicinarsi allo splendido mondo arbitrale. Desidero, pertanto, rivolgere un nuovo appello ai Presidenti delle nostre società con l’auspicio portino a conoscenza, all’interno dei loro club e a qualsiasi livello, le gravissime e ingiustificabili conseguenze che gesti di violenza, all’interno oppure all’esterno del terreno di gioco, determinano dal punto di vista sportivo, sociale e di immagine. È arrivato il momento di dire basta a qualsiasi tipo di negoziazione relativa alla passione di questi ragazzi la cui volontà è esclusivamente quella di stare in campo garantendo il loro fondamentale contributo all’intero movimento calcistico regionale, ma che troppo spesso si trovano, loro malgrado, a mettere a rischio la loro incolumità fisica e umana. La mia massima solidarietà e vicinanza al giovane Luca e a tutto il mondo arbitrale”.
La presa di posizione arriva dopo l’episodio che ha coinvolto Terry Frank Osadolor, calciatore del Pagnacco che ieri ha sferrato un pugno in faccia all’arbitro che lo aveva appena espulso per doppia ammonizione, durante la partita di prima categoria che stava giocando contro il Deportivo Junior di Tavagnacco. Il giocatore rischia un allontanamento dal mondo del calcio dai tre ai cinque anni.