Con una semplice ma toccante cerimonia tenutasi nell’auditorium di Pozzuolo in occasione della “Giornata Internazionale delle Donne Rurali”, l’Istituto Professionale per l’Agricoltura “Stefano Sabbatini”, il più antico istituto formativo del settore primario in regione, ha festeggiato il 140° anniversario di fondazione. Correva infatti l’anno 1881 quando, a seguito del testamento della contessa Cecilia Gradenigo, vedova del conte Stefano Sabbatini, presso i locali della villa di famiglia a Pozzuolo del Friuli presero avvio i corsi di istruzione agraria.
Alla cerimonia hanno preso parte gli studenti dell’istituto accompagnati dai rispettivi docenti, i consiglieri regionali Mauro Bordin, Alberto Budai, Mauro Di Bert, Massimo Morettuzzo, il sindaco di Pozzuolo Denis Lodolo, i consiglieri comunali Marzia Dentesano e Gabriele Bressan, il direttore generale di Banca Ter Sandro Paravano, il presidente regionale del Collegio Professionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici Laureati Roberto Lauzana, nonché il presidente dell’Associazione Amici della Scuola Agraria “Stefano Sabbatini” Michele Siega.
La mattinata ha preso avvio con il saluto della dirigente scolastica Laura Mior che, nel suo intervento, ha ricordato la forte identità che contraddistingue l’istituto, identità che si tramuta in eredità emotiva per chi vi ha studiato, vi studia e vi lavora. Il sindaco Denis Lodolo, intervenuto portando i saluti dell’Amministrazione Comunale, ha posto invece l’attenzione sul legame che unisce la comunità pozzuolese con l’istituto agrario e ha quindi ringraziato il personale scolastico che ogni giorno si prodiga affinché studenti e studentesse apprendano quelle competenze necessarie per il pieno sviluppo di loro stessi e dell’agricoltura friulana. Prima di passare la parola, il sindaco ha salutato tutti gli intervenuti fra cui il Direttore del Servizio fitosanitario e chimico, ricerca, sperimentazione e assistenza tecnica dell’Ersa Paolo Tonello, il presidente della rete Asprom (Associazione Produttori di Orzo e Malto) Alido Gigante, nonché i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria e del Consorzio di Bonifica Pianura Friulana. Il sindaco ha quindi lasciato la parola al presidente della Fondazione Sabbatini, don Giulio Gherbezza, che ha ricordato agli alunni e a tutti i presenti il ruolo passato e presente a supporto dell’istituto da parte della Fondazione da lui presieduta. Quindi, l’esperto locale Marco Chiavon ha tratteggiato in una appassionata relazione le principali tappe di un percorso che ha visto l’istituto agrario prima passare indenne attraverso il primo e il secondo conflitto mondiale per poi rischiare di chiudere i battenti in occasione del sisma del 1976 per carenza di iscrizioni, per arrivare sino ai giorni nostri con una rinnovata vitalità testimoniata da un’impennata delle iscrizioni che attesta gli alunni attualmente frequentanti a oltre duecentocinquanta unità. Vitalità ribadita anche nell’intervento di Riccardo Bini, docente di Agronomia e referente del Dipartimento di Agraria dell’istituto, che ha delineato la situazione attuale dell’Istituto e le sfide che la scuola sta affrontando mediante la rimodulazione di un modello didattico che sostenga la crescita educativa, culturale e professionale dei giovani, garantendo loro una solida base di istruzione a livello generale e tecnico-professionale in maniera da garantire una facile transizione sia nella prosecuzione degli studi che nell’inserimento nel mondo del lavoro.
Le testimonianze degli ex alunni Lorena Zampieri, Denise Flaugnacco, Stefano De Cecco, Giuliano Fanton e Giacinto Cattarossi hanno evidenziato il ruolo che l’Istituto Professionale per l’Agricoltura ha avuto nella loro formazione umana e nella vita professionale, sottolineando così la forte identità ed eredità emotiva che trasmette questa scuola. L’intervento di Giacinto Cattarossi, in particolare, ricco di spunti e di fotografie d’epoca, ha riportato i presenti indietro nel tempo.
Ezio Busetto, presidente della Rete delle Scuole Agrarie e Forestali del Triveneto, ha plaudito alla ricorrenza ricordando che, con la riforma in atto, gli istituti professionali diventano scuole territoriali dell’innovazione concepite come laboratori di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica. La breve relazione dello storico Giacomo Viola ha inteso, infine, valorizzare l’esperienza di una istituzione che nel corso dei suoi 140 anni ha formato migliaia di tecnici al servizio dell’agricoltura del Friuli e del Veneto orientale e che è pronta a cogliere le ulteriori sfide che si profilano all’orizzonte.
L’assessore regionale alle Risorse Agricole e Forestali Stefano Zannier, impossibilitato a partecipare alla cerimonia per impegni istituzionali, ha fatto sentire la sua vicinanza all’istituto con una nota in cui ha espresso tutta la vicinanza dell’amministrazione regionale alla scuola in questo momento di festa.
Il 140° anniversario di fondazione continuerà in una collaborazione che vede coinvolti l’Istituto Agrario, il Comune di Pozzuolo del Friuli, l’Ersa, la Fondazione Sabbatini, l’Associazione Amici della Scuola Agraria, l’associazione Aghe di Poç e la locale Pro loco, con il supporto di Banca Ter, in altre iniziative che intendono coinvolgere gli alunni di ieri e di oggi, nonché i professionisti del settore, in momenti di approfondimento tecnico.
Fino alla festa finale che avrà luogo nella prossima primavera, enti ed associazioni sono quindi impegnati a vario titolo per fornire assistenza e dare visibilità al primo istituto superiore nato in regione.
La prima giornata di approfondimento in calendario si è svolta giovedì 22 ottobre col convegno “Uso sostenibile dell’acqua in agricoltura” organizzato dall’Ersa e con interventi dei rappresentanti del Consorzio di Bonifica Pianura Friulana e del Canale Emiliano Romagnolo.
Per far conoscere l’Offerta Formativa e i laboratori presenti presso l’Ipa, dopo il primo Open-Day di sabato 6 novembre, l’Istituto Agrario “Sabbatini” aprirà le porte agli studenti e alle famiglie nelle giornate di “Scuola Aperta” previste per sabato 27 novembre e sabato 11 dicembre 2021, sabato 15 e sabato 22 gennaio 2022, dalle 14.30 alle 17.30. In considerazione della situazione pandemica in atto è richiesta la prenotazione sul sito www.linussio.edu.it (Scuola Aperta) ed essere in possesso del Green Pass per accedere ai locali.
Inoltre, nella giornata di giovedì 16 dicembre, dalle 18 alle 19, le famiglie interessate a scoprire le realtà e i progetti offerti dall’Istituto potranno partecipare alla presentazione online dell’Ipa “Sabbatini” su piattaforma Google Meet accedendo al sito www.linussio.edu.it (Scuola Aperta).