Promossa dall’Associazione della Stampa del Friuli Venezia Giulia e dal Gruppo Giuliano Cronisti, in collaborazione con il Comune di Trieste e il contributo della Fondazione CRTrieste, si è svolta oggi, nella sala del Consiglio comunale di Trieste, la cerimonia di conferimento del 56esimo San Giusto d’Oro a Gianfranco Sinagra, professore ordinario di Cardiologia, direttore del Dipartimento Cardiotoracovascolare Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste e della Scuola di Specializzazione in Malattie Apparato Cardiovascolare Università degli Studi di Trieste.
Alla presenza della autorità locali, presenti tra gli altri anche l’assessore regionale Alessia Rosolen e l’arcivescovo di Trieste mons. Giampaolo Crepaldi, saluti sono stati portati dal presidente del Consiglio comunale Francesco di Paola Panteca e dal presidente della Fondazione CRTrieste Massimo Paniccia. Nel suo intervento il sindaco Roberto Dipiazza ha ricordato il valore dell’ opera svolta dal professor Gianfranco Sinagra. “Sono certo – ha detto il sindaco Dipiazza – che anche la tua testimonianza, il tuo esempio di servizio alla medicina e all’uomo, darà ancora molto alla scienza medica e alla nostra tribolata umanità. A nome di tutta la comunità di Trieste ti dico grazie per quello che hai fatto, per quello che fai e farai ancora, sempre nel segno del bene, della solidarietà e della vita”.
“Il San Giusto d’Oro 2022 al professor Sinagra -ha spiegato il presidente del dell’Associazione della Stampa del FVG, Carlo Muscatello – è un premio a un’eccellenza sanitaria: un medico sempre vicino ai pazienti, un docente appassionato nell’insegnamento, un dirigente sotto la cui guida la cardiologia triestina ha consolidato la sua posizione di punto di riferimento nel settore, a livello nazionale e internazionale”. “Ed è bello immaginare – ha detto ancora Muscatello – una sorta di filo rosso fra il premio di quest’anno e quello conferito nel 1986 al professor Fulvio Camerini, padre della cardiologia triestina, che di Sinagra è stato maestro”. “Tanti anni fa Trieste – ha concluso Muscatello – ha accolto il giovane Gianfranco Sinagra e oggi penso è la sua città, e pur mantenendo la Sicilia nel cuore, è triestino anche lui, come tanti di noi, nati o non nati a Trieste”.
“A Trieste – ha detto nel suo intervento il prof. Gianfranco Sinagra – ci sono venuto per un’ansia di conoscenza. Ci sono venuto, non c’è dubbio, come figlio del sud, ma non per ragioni di lavoro, ma perché ero profondamente innamorato della medicina e della cardiologia e sapevo che la scuola del prof. Camerini aveva la capacità di coniugare rigore metodologico, attenzione clinica malato, grande attenzione alle innovazioni, alle tecnologie, all’avanzamento delle conoscenze. E insieme a questo attenzione umana al malato e alla famiglia, capacita di promuovere uno spirito di gruppo e il coinvolgimento di tutte le discipline e una grande attenzione e creatività scientifica, fatta anche del costante amore della conoscenza, come diceva il prof. Camerini”. “C’è tanto nel mio stato d’animo per questa premiazione – ha detto nel suo intervento il prof. Sinagra – c’è la gioia, la gratitudine, c’è il recupero della memoria e delle ragioni della memoria e in ultimo, c’è la gratitudine a Camerini e alla mia famiglia”.
In occasione del San Giusto d’Oro 2022 è stato ricordato anche per l’impegno del direttore del Piccolo e del Messaggero Veneto Omar Monestier, scomparso prematuramente il primo agosto di quest’anno, ed è stata evidenziata a più voci la sua opera per consolidare un rapporto di fiducia fra le istituzioni, la cittadinanza e lo storico quotidiano giuliano. Furio Baldassi per il Gruppo Cronisti ha conferito una targa speciale dell’Assostampa FVG alla memoria di Omar Monestier, ritirata dalla vedova Sara Monestier, presente in sala anche il figlio Tommaso. “Triestini – ha detto Furio Baldassi – non solo si nasce ma si diventa. E sono convinto che, se la sua esistenza terrena non fosse stata stroncata così improvvisamente, anche Omar Monestier sarebbe diventato uno di noi”. Un concetto apprezzato anche dalla signora Sara Monestier che ha a sua volta evidenziato “il legame molto saldo e cresciuto velocemente di mio marito con Trieste e mi fa piacere che ciò sia stato ricordato con questo premio alla memoria. Noi siamo una famiglia di origini venete, viviamo da 10 anni in questa regione che ci ha abbracciato, adottato e ci sentiamo parte di questa terra. Grazie dal profondo del cuore per tutta la stima e l’affetto che stiamo raccogliendo”.
Preludio alla cerimonia di consegna del San Giusto d’Oro 2022 la firma, nel salotto azzurro del municipio, del libro d’oro del Comune di Trieste, dove il prof. Gianfranco Sinagra la lasciato la seguente dedica: “Alla mia amata Città di Trieste, conosciuta per il sistema della conoscenza ed amata per storia, cultura e arte”.