Torna il Festival di Majano e torna come da tradizione anche l’appuntamento con il Premio Pro Majano, riconoscimento che ogni anno viene conferito a un simbolo dell’eccellenza friulana nel mondo.
Dopo Dante Spinotti (2012), Giorgio Di Centa (2013), le Frecce Tricolori (2014), Chiara Cainero (2015), la Cineteca del Friuli (2016), Don Domenico Zanier (2017), Bruno Pizzul (2018), Don Alessio Geretti (2019), Pietro Pittaro (2020) e Enzo Cainero (2021), quest’anno il prestigioso premio andrà a Giannola Nonino, imprenditrice, conosciuta in Italia e nel mondo come esempio di dedizione e spirito di innovazione, capace di rivoluzionare negli anni il mercato della grappa gestendo assieme al marito e alle figlie la distilleria di famiglia. La cerimonia di consegna si terrà all’interno del programma del Festival di Majano, giovedì 28 luglio alle 19.30 in Piazza Italia. La serata sarà presentata dalla giornalista e volto di Sky Arte Martina Riva.
La sezione cultura della Pro Majano, organizzatrice del premio, ha motivato così questa scelta: “Per una vita dedicata alla trasformazione della grappa da “Cenerentola a regina dei distillati” nel rispetto delle proprie radici, valorizzando il Friuli a livello imprenditoriale, sociale, culturale e umano. Per aver portato il nome della nostra regione e il nostro territorio in tutto il mondo, ricevendo unanimi consensi da personaggi illustri della politica, dell’arte, dell’imprenditoria, del cinema, della cultura di tutto il mondo. Per aver creato il “Premio Nonino”, divenuto un vero marchio internazionale. Paladina dei valori e delle tradizioni del nostro territorio, dell’uguaglianza e dell’indipendenza femminile, autentico motore trainante dei valori familiari quale moglie, mamma e nonna, ha sempre dimostrato uno spirito combattivo irriducibile dove emergono l’orgoglio, la tenacia e la voglia di fare tipiche di una friulana doc”.
Nata a Percoto di Pavia di Udine nel 1938, viene e ducata ai valori dell’uguaglianza e dell’ indipendenza femminile, con sempre ben chiara l’importanza delle proprie radici. Nel 1962 sposa Benito Nonino e inizia subito a lavorare al suo fianco nella storica distilleria di famiglia, fondata nel 1897. Nel 1973, assieme al marito, Giannola crea e distilla la prima Grappa Cru Monovitigno®: la Grappa Picolit. Sfidando l’usanza che voleva la distillazione delle vinacce assemblate e lungamente conservate, Benito decide di selezionare le bucce di un singolo vitigno, coltivate in zone vocate, fermentarle in purezza e poi distillarle immediatamente: è la rivoluzione della grappa che, unendo la grande qualità all’innovazione di packaging, conquista chi fino ad allora era abituato a snobbarla.
Non a caso agli atti della London School of Economics, Giannola Nonino è la donna che ha trasformato la grappa “da Cenerentola a Regina del mercato”. La prima finalità dell’impegno della famiglia Nonino, in tempi in cui il profitto sembra essere il metro di ogni successo, non è mai stato il guadagno, ma l’impegno per la ricerca spasmodica della qualità, per l’innovazione, per la produzione della migliore grappa del mondo, nel rispetto del territorio e della sua cultura, per avvicinare e sedurre il consumatore più esigente. “Ogni progetto, ogni idea di ciascun membro della nostra famiglia era ed è ancora discussa per ore, conquistata con le unghie e con i denti – dice a questo proposito l’imprenditrice – Alla fine, però, non c’è mai un vincitore. L’unico vincitore diventa la Grappa, l’acquavite”. Alle innovazioni produttive, su impulso di Giannola, l’azienda accompagna un’importante operazione di mecenatismo e marketing culturale. Il 25 Gennaio 2014 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione del XXXIX Premio Nonino, ha scritto un telegramma al Cavaliere del Lavoro Giannola Nonino perché “l’iniziativa mostra come la migliore tradizione imprenditoriale del nostro Paese abbia saputo far fronte alle sfide della modernità attraverso un saldo ancoraggio al proprio territorio ed ai più alti valori della cultura”.
Con il marito Benito, con cui è “lotta continua” da 60 anni e “il rapporto è più vivo che mai“, Giannola ha avuto tre figlie, Cristina, Antonella ed Elisabetta, che conducono l’azienda nata con un alambicco ambulante e divenuta con gli anni un vero e proprio gioiello nazionale e internazionale. E oggi è nonna di otto nipoti: Chiara, Davide, Francesca, Sofia, Gaia, Caterina, Beatrice e Costanza.
A Giannola Nonino è anche dedicata la copertina del nuovo numero unico per il 2022 della rivista Majano Nuova, che approfondisce tutte le iniziative culturali in corso di programmazione e le attività con le città gemellate con Majano, dando spazio alle eccellenze del comprensorio majanese e alle tante realtà associative del territorio.