Sarà un’esercitazione molto particolare, quella in programma a Monfalcone domenica 31 marzo. Non solo per la conformazione del terreno, la cava di Moschenizza, ormai in disuso, ma anche per i mezzi utilizzati con l’ausilio dell’elicottero e di una speciale squadra per gli ambienti impervi. Impegnate la protezione civile di Monfalcone assieme alle altre del distretto Carso-Isonzo e la squadra forestale regionale. Un’area che diventerà palestra per le esercitazioni della stessa protezione civile, “la prima in regione”, sottolinea il sindaco Anna Cisint che, assieme alla PO, Claudia Fumolo, e al responsabile comunale Andrea Olivetti, ha ricordato come saranno presenti altre squadre. “Sono invitati tutti i gruppi delle provincie di Gorizia e Trieste oltre che i volontari di Sempeter ed i Vigili del Fuoco”. L’area sarà aperta al pubblico che potrà osservare rimanendo sempre nei limiti di sicurezza, parcheggiando le macchine all’esterno.
“Si inizierà alle 9 del mattino e sarà impegnata tutta la mattinata, come presenza tra la squadra di Monfalcone e le altre: si tratta di circa una cinquantina di volontari”. Verrà utilizzato anche l’elicottero della Protezione Civile regionale che “simulerà il trasporto in quota di un modulo antincendio, del materiale e delle persone sulla parte alta della cava, immaginando che non sia raggiungibile dai mezzi”, racconta Olivetti.
Tra le novità la presentazione della specializzazione, interna alla squadra monfalconese, della Siai, la Squadra Interventi Ambienti Impervi, che prende il nome dall’omologa specializzazione della Forestale e che conta, nella Città dei Cantieri, già sei volontari. “Per ora solo in territorio carsico”, racconta Alessandro Ustulin, uno dei sei che partecipano alla squadra, “ma potrebbe essere utilizzata in altri luoghi anche montani poco raggiungibili. Oltre a noi”, prosegue Ustulin, “ci sono tre ragazzi minorenni che stanno seguendo la parte teorica”.
Annunciato, nell’occasione, anche l’arrivo di un nuovo mezzo regionale che sarà dato in comodato d’uso alla squadra monfalconese, un’idea nata dai volontari Sergio Benvenuto e Gaetano Visco e che la Regione ha sposato appieno, decidendo di finanziare interamente. Il mezzo, che sarà consegnato nei prossimi mesi, aiuterà la squadra nelle comunicazioni, bypassando “la telefonia tradizionale, che nei momenti di emergenza va solitamente in tilt”, racconta Benvenuto, “e riuscendo anche ad inviare file audio e video alla centrale anche a Palmanova”. Un mezzo che sarà dato in comodato d’uso a Monfalcone ma che, oltre a far parte della colonna mobile della Protezione Civile, potrà muoversi in tutto il territorio regionale.