351 chilometri percorsi tutti a piedi per ricordare Nadia Orlando. L’impresa è iniziata questa mattina alle 7 da Vidulis di Dignano, dove viveva la giovane uccisa dall’ex fidanzato, il muzzanese Francesco Mazzega. Protagonista Gianni Ambotta, già comandante della Polizia locale di Spilimbergo, che punta a raggiungere entro sabato 11 maggio Milano, che ospiterà domenica 12 l’Adunata nazionale degli alpini.
E con lo spirito e la tenacia alpina Ambotta si è messo in marcia. Otto le tappe previste, rispettivamente a Sacile, Volpago (Treviso), Carpeneda (Vicenza), Caldiero (Verona), Sirmione, Brescia, Urgnano (Bergamo) per arrivare in via Acerbi a Milano. Stamattina a salutare Ambotta c’erano i genitori di Nadia, Antonella e Andrea, il fratello e il gruppo degli alpini di Vidulis.
Assieme ad Ambotta doveva esserci anche l’amico Lucio Costantini ma impegni lavorativi lo hanno trattenuto in Friuli. Una vera e propria sfida per dire 351 volte no alla violenza sulle donne e per dire altrettante volte che le penne nere sono vicine alla famiglia di Nadia. Una lunga camminata attraverso la pianura padana, sfidando bello e brutto tempo; l’importante è arrivare a destinazione con lo spirito di chi respinge ogni forma di violenza.
Il bravo e coraggioso camminatore arriverà in un oratorio dove sono ospitati ragazzi disabili; con lui ci saranno le penne nere di Vidulis, San Giorgio della Richinvelda e Vacile.