Questa mattina nella sede del Comando provinciale Carabinieri di Pordenone, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, è stata inaugurata la stanza allestita per l’audizione protetta delle donne vittime di violenza.
La cerimonia s’inserisce nell’ambito del progetto di collaborazione tra l’Arma e Soroptimist International d’Italia, denominato Una stanza tutta per sé.
All’evento hanno partecipato una delegazione del Club di Pordenone dell’Associazione Soroptimist e in rappresentanza di Prefetto, Sindaco e Procuratore della Repubblica, il Vice Prefetto Vicario Paola Modolo, l’assessore Guglielmina Gucci e il Sostituto Procuratore Maria Grazia Zaina.
L’aula è dedicata all’audizione della donna che denuncia atti persecutori, maltrattamenti, stalking e ogni altro atto violento. Il progetto comprende inoltre un impegno articolato sulle problematiche dell’incentivo alla denuncia e si occupa di predisporre mezzi utili ad avvicinare il maggior numero possibile di vittime al fine di far conoscere l’esistenza e la localizzazione sul territorio delle “stanze tutte per sé” presenti in tutta Italia.
L’accordo siglato nel 2015 con il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, ha portato a oggi alla realizzazione da parte dei club Soroptimist di 155 stanze presso le Caserme dei Carabinieri (193 sommando anche quelle realizzate presso le Questure con analoghe iniziative) e il numero è in costante crescita, e supportato anche dall’ultimo protocollo firmato ed ancora in vigore.
E’ un grande giorno per la Lotta contro la Violenza sulle donne perché concretizziamo questo progetto e inauguriamo presso il Comando provinciale dei Carabinieri di Pordenone Una stanza tutta per sè: un luogo confortevole e accogliente nel quale le donne, vittime di violenza e abusi, possano sentirsi protette nel delicato momento della denuncia. Il Soroptimist Club di Pordenone, grazie al contributo economico della defunta socia Rosina Giovannetti, ha messo in campo i propri sforzi unitamente a quelli di questo Comando provinciale. In particolare lo studio di questo locale è stato elaborato grazie alle competenze nella progettazione d’interni della socia architetto Fabiana Castellan, che ha ricercato materiali, forme e colori di tessuti ed arredi che potessero confortare le donne vittime di violenza e aiutarle a descrivere agli investigatori l’esperienza subita senza accentuare i loro traumi.
La stanza è stata resa ancora più gradevole dalle opere d’arte che sono presenti donate dalla pittrice Alda Antoni di Monfalcone e dal Centro Arte e Cornici di Conte Gennaro di Pordenone, che hanno donato le loro opere d’arte che contribuiscono a rendere ancora più accogliente e colorato questo ambiente così delicato. Un ulteriore ringraziamento a Rosella Simon che ha realizzato la grafica della targa simbolo di questo importante luogo.