Essere esperti in marketing digitale per dare sprint alle aziende che vivono in montagna. Trasformare un hobby in un’attività redditizia sapendo realizzare con maestria le tipicità del territorio, dalle Cufize (le tabacchiere realizzate con legno di abete e faggio) alle bambole di stoffa con la veste del tipico carnevale resiano.
Sono gli obiettivi che le Donne del Parco – progetto realizzato coinvolgendo Resia, Resiutta, Chiusaforte, Moggio Udinese, Lusevera e Venzone – stanno perseguendo con una serie di corsi di formazione gratuiti in programma a settembre e ottobre. Giungono dopo il successo ottenuto, seppure con i numeri limitati consentiti dalle norme anti-Covid, dalle precedenti edizioni degli iter formativi che si sono svolti nel corso dell’estate.
Tutti i corsi prevedono 12 ore di lezione suddivisi in tre incontri. Si comincia lunedì 13 settembre con le lezioni dedicate al marketing digitale, curato da Samantha Visentin (per iscrizioni: 339/8093543). “E’ un’opportunità per accrescere le proprie competenze in questo settore sia per gli imprenditori che hanno già un’attività, sia per chi sta cercando un posto di lavoro”, spiega Elisa Barbarino, presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Resia. “Con un percorso breve, ma intenso, si possono acquisire importanti competenze”.
Ricchi di fascino, per il connubio di manualità e tradizione che interpretano, sono i corsi dedicati alle Cufize e alle bamboline in stoffa. A guidare nella scelta del legno più adatto e nella realizzazione delle tipiche tabacchiere, sarà in presenza il maestro Lino Dotto, nei weekend 18-19 settembre e 25-26 settembre.
Nei successivi fine settimana del 2 e 3 ottobre e dell’8 e 9 ottobre si imparerà l’arte di realizzare bellissime bambole con i costumi tipici del carnevale resiano. In entrambi i casi, per le iscrizioni rivolgersi al numero 339/8093543.
Il progetto di formazione è nato per valorizzare e dare un futuro alla storia e alle energie positive del territorio compreso nel Parco delle Alpi Giulie, risultando vincitore con il maggior punteggio di un bando aperto dalla Regione.
“Le attività sono state realizzate tutte nel corso dei mesi caratterizzati dalla pandemia e ciò ha comportato un cambio di scenario in corso d’opera non facile da gestire”, ripercorre la presidente Barbarino. “Tuttavia, il progetto è stato realizzato in tutte le sue parti, il riscontro è stato positivo e, ciò che conta ancora di più, tutti i partecipanti hanno confermato di aver tratto vantaggio dalla frequenza. L’obiettivo principale, dare e trasferire competenze per assicurare futuro al territorio del Parco, è stato centrato”.
Con i corsi di ottobre la progettualità si conclude e sarà il tempo dei bilanci complessivi e da qui si penserà a costruire un adeguato prosieguo. “Tra i nostri desideri, quello di riuscire ad aprire una bottega con i prodotti artigianali locali e, in prospettiva, creare posti di lavoro proprio legati a questa attività”, conclude Barbarino.