Due pagine della storia della città, due date, due manifestazioni che hanno sempre diviso, a Ronchi dei Legionari. I 79 anni dalla formazione di quella che sarà in assoluto la prima formazione partigiana in Italia, la brigata “Proletaria”, e i 103 anni da quella che la storia chiama “La marcia di Ronchi”.
Domani, domenica 11 settembre, l’Anpi e l’amministrazione comunale ricorderanno la brigata “Proletaria”, formata in larga parte da operai del cantiere navale, contadini, lavoratori. Un manipolo di persone che, da lì a poche ore, sarà impegnato nella battaglia di Gorizia.
Il ritrovo è fissato alle 18, nell’area feste di via Monte Cosich. Un corteo, composto dai gonfaloni dei Comuni, dai labari delle associazioni combattentistiche e d’arma, dagli striscioni delle organizzazioni sindacali e da tanti cittadini che si concluderà alle 18.30 davanti al cippo di salita Doberdò che, dal 17 settembre 1970, quando è stato inaugurato, ricorda questa pagine di storia della città.
Qui, dopo l’introduzione della presidente dell’Anpi, Marina Cuzzi, prenderanno la parola i rappresentanti delle amministrazioni comunali, tra i quali il vicesindaco di Ronchi dei Legionari, Enrico Papais ed il sindaco di Doberdò del Lago, Fabio Vizintin, i rappresentanti della comunità slovena, mentre l’orazione ufficiale sarà tenuta da Anna Di Gianantonio.
Lunedì 12, invece, sempre alle 18, sarà ricordato il 103esimo anniversario della marcia dei Legionari su Fiume. Una breve cerimonia di commemorazione si svolgerà al monumento dedicato al “poeta soldato” situato nell’area antistante al cimitero civile di Ronchi dei Legionari. La tradizionale cerimonia è organizzata dalla Lega Nazionale di Trieste, sezione di Fiume, com la collaborazione del Comitato per la valorizzazione storico-letteraria di Gabriele d’Annunzio.
Interverranno un rappresentante della Lega Nazionale,che ricorderà l’evento e provvederà alla deposizione di una corona alla memoria dei caduti ed il presidente del Comitato, Adriano Ritossa. D’Annunzio arriva a Ronchi nel pomeriggio dell’11 settembre 1919 e viene ospitato in una piccola casa dell’allora via Trieste, divenuta via D’Annunzio nel 1921, dove si affittano camere per i viaggiatori che non trovano ancora locande o alberghi. Passata la mezzanotte si trasferisce nella casa del podestà Alessandro Blasig che in quel periodo ospita gli uffici del municipio. Da Villa Blasig il poeta-comandante, il 12 settembre 1919 parte per Fiume, dando origine a quell’importante avvenimento storico che fu poi denominato l’Impresa di Fiume.