Quindici realtà, la maggior parte delle quali concentrati nelle province di Trieste e Gorizia. L’esperienza dei gruppi d’acquisto solidali (Gas), 900 a livello nazionale, cresce anche in Friuli Venezia Giulia. Dove operano, oltre ai 15 Gas ufficialmente censiti, almeno altrettante realtà informali o sporadiche, per un bacino complessivo di 4-5mila famiglie. Questa è la stima fatta da Federconsumatori, che punta a creare un coordinamento tra queste realtà.
“È un confronto che stiamo avviando in punta di piedi – dichiara il presidente regionale dell’associazione di consumatori, Edo Billa – nel pieno rispetto della natura spontanea di questi gruppi, che sono animati da un forte spirito solidale, si sostengono sul volontariato e rifuggono da modelli organizzativi di tipo gerarchico. Riteniamo, però, importante che questa realtà, in crescita anche da noi, possa trovare maggiori occasioni di confronto con i cittadini, con le istituzioni e con l’associazionismo. Da qui la proposta che abbiamo lanciato di una ‘consulta’ regionale sui Gas, da convocare annualmente”.
Con riferimento ai soli gruppi censiti dalla rete nazionale, il maggior numero di gas in regione si concentra a Trieste e provincia con il Gas Acli, Impronta Muggia, il Gas Borgo San Sergio, il Gas 5R e il Gas Trieste; nell’Isontino ci sono il Gas Bisiac a San Canzian, il Giallo Oro a Cormòns, il Ponte a Gorizia e il Go Gas Tartaruga a Staranzano. Quattro gruppi anche nel Friuli Occidentale, ovvero Gaspita a Pordenone, Che delizia a Casarsa, il Gas Sacile e il Gruppo d’acquisto della Pedemontana a Budoia; mentre nella provincia di Udine ne conta soltanto due, entrambi con sede a Buja: il Gas via Cevedal e il Gas Furlan, quest’ultimo probabilmente il più grande della regione, con un bacino di circa 400 famiglie.
L’interesse di Federconsumatori per la realtà dei gruppi d’acquisto guarda non solo alle opportunità di risparmio legate all’attività dei gruppi, ma soprattutto alla loro capacità di promuovere stili di consumo più consapevoli, attenti alla qualità, al rispetto dell’ambiente, alla tutela dei lavoratori coinvolti nel processo produttivo e a promuovere con i produttori. Produttori che mostrano anch’essi una crescente attenzione per l’attività dei Gas, soprattutto in alcuni settori come l’agroalimentare.
“Un rapporto– conclude Billa – che va sviluppato, sia pure nel pieno rispetto della totale autonomia dei Gas, perché la loro attenzione al biologico, ai prodotti del territorio e alla cosiddetta ‘filiera corta’ è una costante”.
A tutto Gas: in regione sono già 5.000 famiglie
Sono quindici i Gruppi d’acquisto solidale ufficialmente censiti, soprattutto a Trieste e Gorizia, ma esistono almeno altrettante realtà informali o sporadiche
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