“I diritti dei bambini passano attraverso il BenEssere degli adulti”, spiega il sindaco di Zoppola, Francesca Papais. “In un momento delicato come questo i più piccoli hanno il diritto di continuare ad avere al proprio fianco una guida attenta e sicura, che riesca a far fronte al disagio vissuto ritrovando capacità e risorse sia dentro che fuori di sé”.
Un’attenzione particolare quindi anche al mondo degli adulti e al loro benessere; questo l’obiettivo dell’Amministrazione comunale di Zoppola che anche quest’anno rinnova una progettazione presente sul territorio da quasi vent’anni.
“La presenza della dottoressa Katia Lazzaro, una preziosa figura psicoeducativa al fianco delle istituzioni scolastiche, delle famiglie e dei servizi a favore di attività promozionali e preventive a sostegno di una comunità che vuole rafforzare le proprie competenze ed essere un porto sicuro per tutti i bambini e i ragazzi; questo il cuore della progettazione Educare.com“, spiega Papais.
“Accanto alle iniziative ormai diventate un servizio alla comunità (consulenze educative, percorsi esperienziali, incontri a tema rivolti alle famiglie; supporto nell’osservazione, formazione, attività laboratoriali e consulenze per il mondo scuola e la messa in rete tra enti e soggetti che concorrono alla promozione del benessere di bambini e ragazzi) Amministrazione Comunale e Dirigenza scolastica dell’Istituto Comprensivo di Zoppola, hanno attivato di comune accordo uno spazio d’ascolto e di riflessione rivolto a tutto il personale scolastico, in aggiunta a quello già rivolto alle famiglie e ai ragazzi”.
“La finalità è quella di promuovere il benessere delle singole persone e del sistema scolastico di cui fanno parte; non si tratta in alcun modo di una terapia o di un percorso diagnostico ma di una consulenza a sostegno di chi si vuole prendere cura di sé per poter garantire al meglio il diritto a bambini e ragazzi di avere adulti sani che li supportano, li confortano e li guidano”.
“Dopo la pausa natalizia prenderanno avvio anche percorsi formativi rivolti sia alle figure educative presenti all’interno delle istituzioni che alle famiglie. Un proverbio africano entrato ormai nelle case di tutti ci ricorda che … ci vuole un intero villaggio per far crescere un bambino; ognuno di noi può sentirsi parte di questo villaggio e ogni piccolo gesto essere un grande gesto per costruire, anche durante le crisi peggiori, un mondo migliore per gli adulti di domani”, conclude Papais.