È con grande soddisfazione di tutti che pochi giorni fa è stata ufficialmente fondata la nuova Pro Loco di Arta Terme. Un percorso durato poco più di sei mesi e guidato dalla nuova amministrazione comunale che, subito dopo l’insediamento, ha lavorato al coinvolgimento di tutte le associazioni comunali attorno a uno dei punti del programma di governo considerati strategici.
“La rinascita della Pro Loco di Arta Terme dopo molti decenni” commentano il sindaco di Arta, Luigi Gonano, e il capogruppo di maggioranza, Giovanni Radina, che ha seguito da vicino tutto il percorso, “rappresenta un risultato e un punto di partenza. Il risultato concreto di un lavoro deciso e discreto di coinvolgimento di tutte le associazioni e, quindi, le frazioni del nostro comune, affinché il nuovo sodalizio si ponesse da subito come patrimonio e arricchimento collettivo di un’intera comunità e non a rappresentanza solo di alcuni. E in questo vogliamo ringraziare con sincera stima le associazioni per il giusto spirito e la serenità con cui si sono poste”.
“Un punto di partenza – spiegano ancora – in quanto la nascita della Pro Loco rappresenta solo l’inizio di un cammino di lavoro che dovrà portare nei giusti tempi e modi a mettere a disposizione del territorio un interlocutore autorevole e propulsivo che, al pari degli altri, possa rappresentare un valore aggiunto. Pro Loco da una parte, assieme a tutte le associazioni comunali che vedranno esaltato il loro lavoro in questo nuovo soggetto, forze produttive dall’altra e amministrazione comunale affianco, ognuna con la propria dignità e responsabilità progettuali e operative, ma perennemente in dialogo e condivisione, dovranno rappresentare gli assi portanti della crescita di Arta”.
“Detto questo, però, e garantendo massimo supporto e collaborazione, l’amministrazione comunale si metterà ora in una posizione di assoluta terzietà, nella convinzione che la Pro Loco, seppur voluta fortemente, rappresenti un bene comune dell’intera comunità, indipendentemente dalle amministrazioni comunali, dai sindaci o dai presidenti che si susseguiranno negli anni”.
Primo presidente della Pro Loco di Arta Terme è Gabriele Blarasin: “Desidero ringraziare il Comune, il presidente delle Pro Loco del Friuli Venezia Giulia Valter Pezzarini e i suoi collaboratori per la disponibilità, la collaborazione e il sostegno in questo percorso. Voluta dalla nuova amministrazione comunale e favorevolmente accolta dalle associazioni locali, la Pro Loco nasce per coordinare e dare sostegno a queste ultime che si adoperano per mantenere vive le tradizioni locali cercando di farle conoscere oltre i propri confini. Il nostro direttivo, di cui Giorgia Löwenthal è vice presidente, Simonetta Di Gallo e Valentina Galante segretarie, lavorando a stretto contatto con tutti, desidera rilanciare e valorizzare il territorio, con la speranza di portare riscontri positivi anche alle varie attività economiche esistenti. L’amore per la propria terra, l’entusiasmo e la voglia di fare, da parte nostra ci sono. Siamo consapevoli che il lavoro è tanto, ma con la collaborazione delle comunità i risultati si otterranno con grande soddisfazione da parte di tutti”.
Anche il presidente delle Pro Loco del Friuli Venezia Giulia Valter Pezzarini ha lodato l’impegno e la passione dei volontari che hanno reso possibile questa rinascita. “La Carnia – ha sottolineato Pezzarini – è uno dei territori tra i più ricchi di tradizioni ed eventi del territorio regionale e in esso Arta Terme rappresenta una delle località più note e che richiamano più visitatori: avere una Pro Loco attiva per i turisti e per la comunità è un elemento fondamentale. Ringrazio presidente, vicepresidente, direttivo e tutti i volontari per questo loro mettersi al servizio del proprio paese. Da parte nostra, come Comitato regionale, saremo sempre al loro fianco per quanto occorra a livello burocratico e di diffusione dei loro eventi sui nostri canali di comunicazione regionali. Le Pro Loco del Friuli Venezia Giulia sono una grande famiglia e da oggi accogliamo con vero piacere Arta Terme all’interno di essa”, conclude Pezzarini.