Da 17 mesi ogni suo spostamento, ogni pasto, ogni riposo era monitorato dall’Università di Udine. Oggi è proprio il radiocollare che portava il pomo della discordia, perché l’orso Elisio è stato abbattuto da un cacciatore in Slovenia nonostante l’apparecchio rilevatore al collo. “L’abbattimento è avvenuto probabilmente il 26 novembre scorso, a noi l’hanno comunicato il 27” – spiega Stefano Filacorda, docente di Ecologia e biologia della fauna e gestione faunistica. Elisio era stato catturato nel giugno 2017 ed era uno dei due orsi più presenti nel nostro territorio, soprattutto in Carnia, assieme a Francesco.
“Al momento della cattura gli avevamo dato il nome di un cacciatore che collabora spesso con noi segnalando tracce e presenza di plantigradi – ricorda il docente -. Elisio aveva quasi 6 anni e il suo peso si aggirava sui 130 chili. Era nato in Slovenia, ma da 2-3 anni transitava anche in Italia ed era arrivato fino in Veneto, con numerosi passaggi sulle Prealpi. Era stato utilissimo per il nostro lavoro di ricerca, fornendoci molti dati”.
“Io rispetto le regole degli altri paesi – ha però sottolineato Filacorda -. In Slovenia si fa il controllo di popolazione autorizzato dall’Unione europea e hanno 700 orsi: un modello. Mi piacerebbe però che fossero stabilite delle regole comuni per proteggere gli orsi che vivono lungo il confine, che alla fine ci forniscono un sacco di informazioni e ci fanno amare di più questa specie e in alcuni casi aiutano a proteggere gli allevatori. Il problema non è il cacciatore che ha sparato, sono le regole condivise che dovrebbero essere, se fosse possibile, applicate”.
Arriva in Parlamento il caso dell’orso Elisio ucciso da un cacciatore sloveno nei boschi di Senozece, nonostante l’animale fosse protetto e provvisto di radio collare attraverso il quale era monitorato da un gruppo di studio dell’Università di Udine. In una nota il deputato di Fratelli d’Italia, Walter Rizzetto, dichiara: “Ho presentato un’interrogazione al Ministro dell’ambiente, Sergio Costa, per accertare le responsabilità di questo grave episodio. Già avevo sollecitato iniziative di contrasto ai numerosi episodi di abbattimento di orsi e lupi addirittura richiesti dalle regioni, non è accettabile che adesso venga ucciso anche un animale protetto, a cui era stato applicato un collare che avrebbe dovuto segnalare tale condizione al cacciatore. Rinnovo la mia richiesta al governo di prendere urgenti provvedimenti a tutela di queste specie per escludere ogni iniziativa di abbattimento”.