Abbiamo tutti negli occhi le immagini del trasloco del presidente Mattarella che avrebbe dovuto trasferirsi dal Quirinale a un appartamento in affitto in zona Parioli. Poi le cose sono andate come sappiamo e il presidente è rimasto al Colle, ma la sua scelta di non acquistare una casa è significativa di una tendenza. Dopo il crollo del 2020 dovuto all’incombere della pandemia, infatti, il 2021 è stato l’anno della ripresa anche per le locazioni.
“Nel 2022 continua la tendenza positiva per il mercato locativo friulano, sostenuto da una domanda in aumento trascinata nuovamente, anche se ancora con grande difficoltà dal mondo universitario unitamente al mondo del lavoro, in particolare nell’ambito sanitario – conferma Leonardo Piccoli, vice presidente nazionale Fiaip, la Federazione italiana agenti immobiliari professionali -. Se pensiamo che nella città di Udine le unità residenziali che nel periodo pre-covid venivano occupate dai ragazzi iscritti all’università sono circa 3.000, è evidente quanto la precarietà didattica incida e abbia un peso importante nell’economia generale. Sul fronte dei canoni, possiamo affermare che non stiamo assistendo a un aumento , bensì a una tenuta sostanziale, anche se a preoccupare potrebbero essere gli aumenti delle spese gestionali di luce e gas, che sicuramente, considerati gli incrementi del settore energia a cui stiamo assistendo, potrebbero incidere nel bilancio mensile dei nuclei familiari”. Riguardo alle tipologie di immobile, si osservano dei cambiamenti.
“Gli appartamenti maggiormente richiesti sono quelli di circa 90 metri quadri con due camere da letto, dotati di terrazza e con un arredamento recente, muniti di condizionamento e wi-fi il cui canone si aggira all’incirca sui 500-600 euro mese più spese – specifica Piccoli -. Gli appartamenti con una camera da letto arredati di circa 50 metri quadri sono locati a 400-500 euro mese, mentre gli appartamenti con tre camere da letto intorno ai 120 metri quadri possono raggiungere i 600- 750 euro al mese, ma poi a incidere sono sempre la zona, il contesto urbano e lo stato di manutenzione dell’immobile.
“In questo periodo di incertezze da parte dei risparmiatori, il mattone sta tornando al centro degli interessi e questo è confermato dal numero di compravendite del 2021 che hanno fatto segnare un dato record a livello regionale (15.000 i contratti stipulati), ma anche a livello nazionale (710.000 circa) e la redditività locativa si sta confermando essere di circa il 4-5% lordo”. Un settore importante riguarda il settore turistico, in particolare nelle nostre località di mare. “E’ un ambito in cui la domanda sta superando l’offerta – conclude il vicepresidente Fiaip – Questo accade perché molti proprietari utilizzeranno personalmente il proprio immobile, per i fine settimana e le vacanze, considerato che la mobilità sarà ancora condizionata dall’emergenza sanitaria, offerta altresì condizionata dall’aumento delle richieste locative stagionali (maggio-settembre) da parte dei nostri corregionali”.