Come ogni anno dal 1949, data di promulgazione di un Breve apostolico da parte di Papa Pio XII, il 21 novembre ricorre la celebrazione della Virgo Fidelis, appellativo con cui l’Arma dei Carabinieri si rivolge alla Madre di Dio quale propria Patrona.
Il 21 novembre, quindi, è una delle date che segna il calendario dell’Arma e lo fa con una particolare commozione sia per l’invocazione alla Vergine affinché sorregga, consoli, aiuti e consigli i Carabinieri – in servizio e in congedo – nella quotidianità del proprio servizio o della vita privata, sia perché in questa data si ricorda l’ultimo, tragico giorno di resistenza del primo Gruppo Mobilitato dei Carabinieri in Africa Orientale Italiana a Culqualber (Etiopia).
Il fatto d’armi è degno di significato e ricordato con orgoglio tanto dalle Forze Armate italiane quanto dalle britanniche. Dal 6 agosto al 21 novembre 1941, infatti, circa 2.900 uomini (875 italiani e circa 2.000 ascari) resistettero e combatterono contro soverchianti forze alleate che superavano gli italiani di 10 a 1. I britannici, infatti, contavano circa 22.500 militari e godevano anche della schiacciante superiorità aerea e d’artiglieria. Nonostante ciò, le truppe regie riuscirono a contrastare per mesi i continui assalti e contrassalti, perdendo sempre più uomini ma riuscendo a guadagnare campo e far guadagnare tempo alle restanti forze armate italiane affinché si potessero riorganizzare per resistere prima della definitiva sconfitta in Corno d’Africa.
Alla fine dei tre mesi di combattimenti, in cui più di mille uomini persero la vita lottando al di là delle proprie possibilità, l’ultima resistenza cessò insieme alla vita del Maggiore dei Carabinieri Alfredo Serranti e del Seniore Alberto Cassoli del CCXL Battaglione Camice Nere. Le truppe alleate, tuttavia, visto il grandissimo vigore e il valore dimostrato sul campo di battaglia, decisero di tributare l’onore delle armi a quel che rimaneva del primo Gruppo Mobilitato dei Carabinieri e del CCXL Battaglione delle Camice Nere.
Per quel fatto d’armi la Bandiera dell’Arma dei Carabinieri è stata insignita della seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Visto l’altissimo sacrificio di vite umane che l’Arma sostiene da sempre – e i fatti di Culqualber ne sono solo un esempio – il 21 novembre ricorre anche la Giornata dell’Orfano, proprio per voler stringere simbolicamente tutti i figli che hanno perduto un genitore nell’esercizio del proprio dovere.
Quest’anno è stato deciso di posticipare le celebrazioni della Virgo Fidelis a oggi, 22 novembre, poiché il 21 cadeva di domenica. Nella splendida e solenne cornice del Santuario della Madonna delle Grazie, l’Arma in servizio e in congedo si è riunita in una sobria cerimonia senza autorità (per via delle restrizioni dovute alla pandemia in corso).
La celebrazione è stata l’occasione per ricordare, non senza commozione, la propria fedeltà ai valori dell’Arma rinchiusi nel motto “Nei secoli fedeli” rappresentati dall’icona della Vergine Maria, Virgo Fidelis, il sacrificio dei caduti di Culqualber e di tutte le guerre e il dolore degli orfani che hanno visto privarsi delle loro prime guide a causa dei conflitti o nell’esercizio del dovere.