Sono tre le iniziative del Circolo filatelico numismatico gemonese per il quarantesimo anniversario del sisma del 6 maggio 1976. Grazie alla disponibilità delle Poste slovene sono stati realizzati quattro francobolli: due riprodurranno il Duomo di Gemona gravemente danneggiato dal terremoto, mentre gli altri due lo mostreranno nella sua recuperata bellezza e maestosità. Le immagini contrapposte sono da intendersi come simbolo pregnante della tragedia e della reazione a essa. I francobolli saranno utilizzati all’interno del territorio sloveno e per la corrispondenza dalla Slovenia all’estero. Per l’occasione sono anche state realizzate otto cartoline che proporranno altri monumenti, sempre prima e dopo il terremoto.
Venerdì 6 maggio, presso l’Ufficio Iat (palazzo Elti), poi, sarà attivo dalle 10.30 alle 16.30 un ufficio postale distaccato fornito dell’annullo speciale. Sempre a palazzo Elti, dal 18 giugno al 17 luglio (con orario 9.30-13/15-19) sarà visitabile tutti i giorni la mostra ‘Il Friuli ringrazia e non dimentica’, esposizione di filatelia, numismatica, immagini d’epoca, fotografie e cartoline illustrate sulla vita prima, durante e dopo il terremoto del ’76. Inaugurazione sabato 18 giugno alle 18.
“Le ricorrenze sono occasioni di rievocazione e di riflessione”, spiega il presidente Luciano Vale. “Quest’anno ricorre il quarto decennale dei tragici eventi sismici del 1976. Il tempo trascorso ha lenito, se non guarito del tutto, il grande dolore dei lutti e ha consentito alla volontà, intelligenza ed energie dei nostri concittadini, con l’inestimabile solidarietà di tantissimi a ogni livello in Italia e all’estero, di ricostruire i luoghi sfregiati. Il tempo, tuttavia, riduce progressivamente anche la memoria vivente dell’accaduto. Più di metà della popolazione residente oggi nelle zone colpite non ha vissuto – e di questo deve essere grata alla sorte – il sisma”.
“Così le rievocazioni rischiano di diventare una tradizione, a sua volta declinante in ritualità, in consuetudine meramente esteriore. Compito del nostro Circolo, assieme alle molte e diverse associazioni e istituzioni custodi del nostro passato, è far sì che ciò non accada e che la memoria rimanga seme fruttuoso della qualità del nostro presente e del nostro futuro. Un esempio indicativo della perdita di memoria e di sensibilità ci è venuto dal fallimento di un’iniziativa a cui tenevamo molto. Avevamo infatti pensato all’emissione, da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, di un francobollo commemorativo. Abbiamo predisposto e inoltrato nei tempi di rito la relativa richiesta e documentazione: non c’è stato riscontro. Ottenere l’emissione di un francobollo, naturalmente, non è un diritto. I motivi per cui il nostro Ministero può non accogliere una richiesta possono essere i più diversi, ma riconducibili alla rilevanza di ciò che si richiede sia ricordato e all’opportunità di evitare eccessive ripetizioni”.
“Il programma filatelico ministeriale per il 2016 si presta, sfortunatamente, a qualche riserva riguardo al rispetto di questi criteri”, come ha sottolineato lo stesso presidente nazionale della Federazione tra le Società Filateliche Italiane, Pietro Macrelli. “Sarà ad esempio celebrato con un francobollo il 110° anniversario della nascita di Luchino Visconti, personalità già onorata nel 1988 per il film ‘Ossessione’ del 1942 e nel 2006 nel centenario della nascita. E ci sarà – sottolinea ancora il presidente Macrelli – un francobollo “per una biscotteria artigianale di cui non ricorre alcun anniversario specifico, che per coincidenza è di Prato, la città del sottosegretario di riferimento”. Preso atto di queste scelte, che ciascuno giudicherà come meglio crede, il nostro Circolo non è rimasto passivo. Il francobollo celebrativo dell’anniversario gemonese ci sarà; anzi ce ne saranno quattro e potranno circolare in tutto il mondo grazie alle Poste slovene”.