Causa maltempo il collettivo Wundertruppe, impegnato in questi giorni nell’ambito degli appuntamenti con Artefici.Residenze creative Fvg ideato da ArtistiAssociati col sostegno di Regione Fvg e MiBac, ripropone giovedì 3 ottobre, dalle 18, in piazza Vittoria a Gorizia l’‘Aperitivo con Wundertruppe’ in vista dell’allestimento del lavoro teatrale ‘Piazza della solitudine’. Sembra un paradosso, ma in Piazza della Solitudine ci si può incontrare! Gli incontri migliori poi sono quelli che nascono a tavola davanti a qualcosa di buono da mangiare e da bere. È per questo che vi invitiamo a fare l’aperitivo insieme. L’invito è rivolto in particolar modo alla popolazione over 65 e ai suoi eventuali accompagnatori Sempre domani ed anche venerdì, ma alla mattina dalle 10, la compagnia invita tutti a un incontro in piazza Vittoria: durante queste due mattinate sarà posata la panchina dello spettacolo in alcuni luoghi della città (piazze, parchi, strade, mercati, osterie…). Sarà un’occasione per conoscerci meglio e per scoprire quali sono i vostri angoli preferiti di Gorizia. Il 6 ottobre, invece, dalle 10, da piazza Vittoria, partirà la Passeggiata organizzata: insieme alle persone incontrate nel corso della settimana, faremo una passeggiata per la città. Le tappe saranno quelle che ci avrete indicato voi, con i vostri luoghi del cuore, i vostri angoli preferiti e le vostre soste irrinunciabili.
Infine, il 24 ottobre, alle 20.45 al Kulturni center LojzeBratuz. Il collettivo ha lavorato su questo quesitosi chiede: Cosa proviamo, pensiamo, facciamo quando siamo soli? Piazza della Solitudine coinvolge i cittadini e le cittadine in una riflessione intorno alla tematica della solitudine. Le arti relazionali dialogano con le nuove tecnologie, la musica incontra la parola e una panchina si trasforma da arredo urbano a palcoscenico. La panchina, posizionata in luoghi significativi dello spazio urbano, diventa una piazza temporanea e crea le condizioni per incontrarsi. Si impara a conoscersi attraverso semplici domande basate sul proprio rapporto con l’isolamento e con la solitudine. I partecipanti creano dei match perfetti tra perfetti sconosciuti, un po’ come avviene sui siti di incontro o sui social media o come succedeva una volta con l’amico di penna dall’altra parte dell’Oceano. Dal progetto nascerà una banca di dati sensibili e di storie che sarà condivisa tra i partecipanti e il territorio attraverso la creazione di uno spettacolo teatrale multidisciplinare. La residenza fa parte di un processo più ampio, che prevede diverse tappe di lavoro in Italia e in Canada, in grandi città e in piccoli centri, per incontrare comunità diverse per composizione, età, interessi e raccogliere un archivio di storie ed esperienze intorno al tema della solitudine. Ogni restituzione pubblica avrà come focus una determinata fascia d’età e/o una comunità specifica scelta in relazione al tema di indagine del lavoro. L’ultima tappa prevede la rielaborazione e composizione dei materiali raccolti per costruire una performance unica che racconti tutti i passaggi precedenti e che copra quindi idealmente l’arco di una vita: una sorta di atlante delle solitudini dall’infanzia alla vecchiaia, passando dal tempo delle mele a quello (inevitabile?) delle responsabilità.