“I santi Ermacora e Fortunato sono rappresentativi dell’unità della regione. La venuta del Patriarca di Gerusalemme ad Aquileia nella ricorrenza dei patroni non è solo un momento di grande spiritualità ma anche di forte identità culturale”. Sono parole pronunciate dall’assessore regionale Sebastiano Callari, presente questa sera nella piazza Capitolo di Aquileia alla lectio magistralis tenuta dal patriarca di Gerusalemme dei latini monsignor Pierluigi Pizzaballa, seguita dalla solenne concelebrazione eucaristica tenuta nella Basilica.
Callari ha condiviso totalmente la riflessione di monsignor Pizzaballa, che si è detto “molto confortato dall’interesse suscitato da Gerusalemme e dalla Terrasanta nell’evento di stasera. Aquileia e Gerusalemme – così il patriarca – sono due città che si parlano. Aquileia è stata la porta del Cristianesimo in Europa e questo collegamento con Gerusalemme possa portare frutto a entrambe”.
Secondo l’assessore, “l’evento di stasera con il Patriarca di Gerusalemme segna l’inizio di un cammino, il quale è accompagnato dal legame molto importante che la nostra Regione ha con Israele”.
Monsignor Pizzaballa si è detto convinto della necessità di alimentare strumenti culturali per promuovere un percorso di pace in Medio Oriente e di conservare la speranza. Riferendosi alla difficile fase attuale, secondo Pizzaballa “non ci possono essere grandi cambiamenti, ma questo può essere il momento della semina per le prossime generazioni”.
Alla lectio magistralis del Patriarca sulla pace per Gerusalemme sono intervenute numerose autorità religiose e civili tra cui il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin.
“Un’occasione preziosa per riflettere assieme e propiziare momenti di dialogo per cominciare a costruire la pace di cui c’è una fame lacerante nel vicino Oriente e nel mondo. Va ringraziata la perseverante e lungimirante iniziativa dell’arcivescovo di Gorizia, che ridà ad Aquileia un ruolo autorevole e centrale nell’elaborazione di idee, come nell’attuale circostanza che dedichiamo a Gerusalemme assieme al suo patriarca Pizzaballa. Un modo attuale e concreto per onorare Ermacora e Fortunato, santi per tutti i cristiani e simbolo di unità nella fede”. E’ il pensiero della senatrice Tatjana Rojc.