Consegnato nei giorni scorsi a Stolvizza di Resia il premio annuale Stella d’argento della Val Resia, un riconoscimento giunto alla16esima edizione, ideato e organizzato dall’Associazione ViviStolvizza. La cerimonia si è svolta, in un clima di grande festa, nella Sala consiliare del Comune di Resia alla presenza di tanti cittadini, del Sindaco di Resia Anna Micelli, del Parroco della Valle don Alberto Zanier, del Presidente del Parco Naturale delle Prealpi Giulie Annalisa Di Lenardo, del Presidente dell’Associazione ViviStolvizza Giancarlo Quaglia, dei componenti della Commissione giudicatrice e tante altre personalità.
La Stella d’argento è andata a monsignor Andrea Bruno Mazzocato, arcivescovo metropolita di Udine “per la sua costante e premurosa attenzione verso la cultura, le preziose tradizioni e la profonda fede cristiana della gente resiana, una attenzione, dimostrata negli anni, nel corso di tante calorose visite effettuate nel nostro territorio. Tale interesse ha prodotto in questo anno l’attesa restituzione del titolo di Santuario alla chiesa di Santa Maria Assunta di Prato, un riconoscimento particolarmente significativo per tutta la comunità resiana che da sempre è fortemente legata al principale tempio cattolico della Val Resia. Con questo riconoscimento la Val Resia vuole esprimere al suo amato Vescovo, il suo grande grazie per questa affettuosa vicinanza”.
Tra l’entusiasmo dei tanti presenti alla cerimonia, l’arcivescovo ha ringraziato tutti per il significativo riconoscimento ricevuto, sottolineando come il premio stesso sarà per il futuro uno stimolo in più per stare vicino a questa straordinaria Comunità.
Nel corso della serata sono stati assegnati anche due riconoscimenti a personaggi della Valle. Si tratta di Pierino Pusca premiato “per la costante attenzione alle problematiche della comunità della Val Resia e dei suoi abitanti, per il silenzioso dedicarsi agli altri con motivazione e dedizione e per l’indubbia capacità di trovare una soluzione a qualsiasi problema con la completa e disinteressata disponibilità e il sorriso” e di Piera Corti “per la capacità di ascoltare le persone e i loro bisogni, per saper ben comprendere le dinamiche di un territorio e sapersi inserire con rispetto ed umiltà nella comunità resiana, per i quotidiani gesti di solidarietà e generosità compiuti dal lontano terremoto ad oggi, sempre senza nulla chiedere in cambio se non un sorriso e un gesto di simpatia”.
Commossi i due premiati che hanno avuto parole di ringraziamento per il premio ricevuto. Un riconoscimento che non si aspettavano e che sarà per loro da stimolo per altre azioni future in favore di un territorio e di una comunità da sempre nei loro cuori.
La bella serata è terminata con un’esibizione musicale di due giovanissimi: Filippo Pielich e Simone Negro che con i caratteristici strumenti della tradizione resiana, la bunkula e la zitira hanno allietato e salutato tutti gli intervenuti augurando a tutti un buon anno.