Venticinque scuole di danza da tutta la regione e dal Veneto orientale, centinaia di ballerine sul palco, oltre mille spettatori paganti, migliaia di euro raccolti: è il bilancio di ‘Attimi di vita 2017’, il Festival solidale andato in scena nel fine settimana, che ha registrato un successo senza precedenti.
Durante la manifestazione c’è stato anche l’annuncio tanto atteso: dopo anni di ‘esilio’ in altri reparti della struttura, entro Natale – o al massimo i primi giorni del 2018 -, l’Area Giovani del Cro di Aviano, diretta dal dottor Maurizio Mascarin (che nel fine settimana ha rappresentato l’Italia a un convegno internazionale che si è svolto a Parigi) tornerà ad avere una propria sede completamente dedicata. Sarà, dunque, ripristinato il significato originario di questa esperienza – la prima nel suo genere in Italia – che compie dieci anni.
Proprio per supportarne le meritare attività, da venerdì 1 a domenica 3 dicembre si è svolto il Festival promosso da Studiodanza e Fb1, con il supporto della Pro loco e il sostegno di Friulovest Banca, del Comune di Maniago e dei commercianti. La raccolta solidale proseguirà fino al termine dell’anno con la possibilità di acquistare le 500 tazzine celebrative, in vendita nei negozi della città. Inoltre, grazie alla disponibilità del pittore Lucio Battistutta, sono state realizzate opere d’arte che contribuiranno ad aumentare la somma da devolvere in beneficenza.
Ospite d’onore è stato l’attore Luciano Roman, protagonista in tv con la fiction Centovetrine e con una carriera teatrale trentennale al fianco di mostri sacri come Giorgio Strehler e Luca Ronconi. Dimostrando straordinaria disponibilità, Roman ha partecipato attivamente alle serate, leggendo una poesia sulla quale le atlete hanno ballato per una coreografia molto emozionante firmata da Rita Gentile, direttrice artistica del festival.
L’Area Giovani del Cro di Aviano è, come detto, il primo reparto in Italia dedicato esclusivamente alla cura di adolescenti e giovani adulti con tumore. Ogni anno registra una sessantina di nuovi accessi: i pazienti provengono per due terzi da fuori regione.