Il segnale è chiaro: il mondo delle imprese punta decisamente sull’innovazione. E non lo fa in maniera generica, ma scommette sulla sostenibilità, in ogni ambito. Per capirne uno degli aspetti più significativi, il convegno ‘L’innovazione è nulla senza cambiamento’ a Udine, ha illustrato i risultati della prima azione pilota sviluppata nell’ambito del progetto europeo “Siaa – Social Impact for the Alps Adriatic Region” in cui un ruolo strategico è stato svolto da Friuli Innovazione.
Il progetto supporta le idee imprenditoriali nel coniugare etica e business creando valore per il territorio in ambiti come welfare, tutela del patrimonio culturale, economia circolare ed enogastronomia. Il moderatore della serata, il giornalista Filippo Solibello, voce della trasmissione radio Caterpillar, da anni impegnato a sensibilizzare le persone verso le tematiche della sostenibilità, ci aiuta a definire la questione.
Qual è la differenza tra ‘innovazione’ e ‘cambiamento’?
“L’innovazione è lo mezzo attraverso cui si compie il cambiamento. In pratica, la prima è lo strumento, il secondo è il processo. Vanno di pari passo, però: l’innovazione senza cambiamento è ricerca pura, il cambiamento senza innovazione non può esistere”.
Si sente spesso parlare di ‘innovazione’ come dell’unica possibilità per sviluppare l’economia. Come si applica nel concreto?
“Quello di Friuli Innovazione è un esempio virtuoso: sostiene le imprese che puntano al cambiamento e favorisce l’utile confronto con le esperienze sviluppate all’estero. Il segreto per modificare i propri comportamenti, infatti, è trasmettere agli altri le conoscenze acquisite, in una sorta di progresso ‘diffuso’, o meglio, ‘condiviso’. È un po’ come per gli esperimenti scientifici che devono essere replicabili. Anche l’innovazione deve funzionare così ed essere applicabile in diversi contesti. In questo caso, inoltre, la trasmissione coinvolge diversi soggetti perché si crea una rete tra imprese, amministrazioni pubbliche, università e incubatori d’impresa”.
Lei è stato un promotore dell’attenzione sull’ambiente e sul risparmio energetico anche attraverso l’iniziativa ‘M’illumino di meno’ contro gli sprechi, prima ancora del movimento Fridays for future. Oggi qual è il fronte caldo dell’impegno?
“Sicuramente la lotta alla plastica. Ho da poco scritto un libro – ‘Spam – Stop Plastica A Mare’ (Mondadori) – proprio su questo tema. Mi rende orgoglioso dire che, in questo, l’Italia è all’avanguardia. Da tempo ha messo al bando i sacchetti e i cotton-fioc di plastica, mentre recente è la messa al bando delle microplastiche nei cosmetici. In questo campo, ognuno di noi si può impegnare: basta scegliere di usare una borraccia per l’acqua, invece delle bottiglie usa e getta”.