Presentato ieri, presso la sede dell’UTI delle Valli e delle Dolomiti Friulane il progetto FVG Digital Academy Diffusa, iniziativa inserita nell’Agenda digitale e tesa a formare e alfabetizzare la popolazione sull’uso degli strumenti digitali.
Durante l’incontro Gabriella Taddeo e la Consigliera regionale Renata Bagatin, con la partecipazione del Presidente dell’Unione Andrea Carli, hanno esposto l’iniziativa E-inclusion FVG, il cui
scopo è quello di generare una nuova alfabetizzazione, di tipo digitale, per evitare l’esclusione sociale, acquisire nuove competenze e apprendere l’utilizzo degli strumenti informatici utili per vivere in modo attivo nella società.
Gli obiettivi di partenza riguardano l’abbattimento del divario digitale della popolazione del Friuli Venezia Giulia, l’incentivazione all’utilizzo dei Servizi on line messi a disposizione dalla PA e dalle Sanità Regionali per incentivare la cittadinanza attiva, valorizzare l’Alternanza scuola lavoro e promuovere azioni e strumenti per il Piano regionale su l’invecchiamento attivo. L’intenzione finale è di avviare una Community attiva sul territorio regionale entro marzo 2019 di circa 100 facilitatori in grado di attivare in autonomia azioni per formare i cittadini in termini di conoscenza informatica e ridurre il divario digitale della popolazione, operando in modo continuativo e creando delle sinergie sul territorio.
La FVG digital academy diffusa prevede l’erogazione standard dei corsi per gli ee.ll/UTI su gestionali in Repertorio; incremento delle attività di tipo seminariale e workshop (es contabilità e anagrafe in loco); agevolazione attività per i corsi per il comparto unico; recupero centri PASI; sinergie con le attività formative promosse da ERPAC – IPAC; programmazione percorsi/eventi inclusione digitale; supporto attività alternanza scuola/lavoro e invecchiamento attivo (convenzione co UTE) e sinergie con le imprese del territorio. Infatti, sebbene la Regione e Insiel si occuperanno di creare un contesto favorevole alla formazione, sarà poi compito dei territori far nascere dei progetti che dovranno partire dalle imprese, associazioni e amministrazioni locali.
Molti i vantaggi a medio e lungo termine dell’iniziativa, tra cui la programmazione ‘dedicata’ organizzata e ottimizzata per area territoriale; la riduzione dei costi di trasferta dei discenti per la formazione tradizionale in presenza; la dislocazione di nuovi progetti formativi ‘in divenire’ e nuove modalità di accesso alla formazione in loco; il consolidamento di alcune UTI/Comuni come centro di servizi didattici evoluti; l’utilizzo incrementale di azioni formative a distanza e attivazione di web seminar (formazione sincrona) e l’incentivazione di videoconferenze tra enti e tra enti e Regione.
Il corso è a titolo gratuito, ma richiede in cambio l’impegno e un ruolo attivo da parte dei facilitatori per organizzare le attività previste per la popolazione, si comporrà di 8 sessioni formative in presenza o in assenza per un totale di 80 ore ripartite in base al numero di persone interessate e valutate idonee dal test effettuato per capirne il livello di competenza. Il percorso formativo per le persone che diventeranno a loro volta dei formatori sul territorio regionale prevede una prima fase in cui condividere un approccio metodologico e didattico comune e una seconda durante la quale svolgere attività laboratoriali.
A partire dalle idee le istanze saranno di due tipi: logistica e di inclusione digitale. Dal punto di vista logistico la location ideale per l’apertura di un’aula multimediale per l’alfabetizzazione digitale dovrebbe essere dotata di attrezzature adeguate, sala seminariale, possibilità di attivare una reception, aula informatizzata e dotata di una lavagna interattiva in modo da favorire l’apprendimento e sperimentare di persona l’uso di queste strumentazioni. I centri digitali didattici diffusi in FVG prevedono, quindi, dei prerequisiti come la disponibilità della fibra ottica, dell’amministrazione locale, spazi logistici adeguati alle esigenze e dei servizi accessori come la disponibilità di una mensa e la possibilità di parcheggio. Il progetto offre anche la possibilità di realizzare dei percorsi di alternanza scuola lavoro in modo da coinvolgere i ragazzi nei corsi e insegnar loro le molteplici funzioni legate all’apprendimento offerte dalla tecnologia e
non solo i loro aspetti social. Una collaborazione in cui il ruolo delle imprese sarà fondamentale per generare e offrire occasioni formative di alto livello per i giovani del territorio. Una buona formazione è, quindi, essenziale a colmare il divario culturale e digitale e rappresenta allo stesso tempo un fattore necessario per padroneggiare e saper riconoscere le opportunità offerte da internet.
Resta ora da chiedersi come sia possibile raggiungere una vasta platea? Ciò è possibile attraverso i ragazzi, che sono nativi digitali e spesso non si rendono conto delle loro competenze, con la collaborazione e il coinvolgimento dei formatori UTE che già organizzano dei corsi di informatica di base e grazie alle associazioni di volontariato. Tre categorie che vanno a comporre una comunità di facilitatori selezionati in base a dei prerequisiti e che condividono e creano insieme dei denominatori comuni di insegnamento alla popolazione e sono in grado di pianificare le attività e garantire una formazione continua ai facilitatori.
Si crea così una rete positiva di diffusione della conoscenza e dell’informazione che si muove nel territorio. Una vera e propria comunità di facilitatori in cui anche l’interazione tra giovani e anziani sarà funzionale all’apprendimento congiunto, al confronto e allo scambio di conoscenze in un’ottica di collaborazione. Il percorso ha lo scopo di creare una community di facilitatori, pubblicare un calendario regionale delle attività formative e fornire un coordinamento e un supporto alla formazione continua di un numero sempre maggior di persone così da mettere a fattor comune le competenze e far ruotare tra i diversi territori regionali i vari facilitatori.
Centri didattici digitali diffusi in Fvg per evitare l’esclusione sociale
Obiettivo: una nuova alfabetizzazione, di tipo digitale, per vivere in modo attivo nella società
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