Il 4 Novembre, festa dell’unità d’Italia, Amelia Morassi Zanier ha festeggiato il secolo di vita. Mai avrebbe immaginato di arrivare così lontano a causa della sua salute non proprio delle migliori. Spesso ha affermato “Ai començât a patî inmò cuant ch’i eri ta panse di me mâri” perché quando sua madre era incinta di Amelia stava ancora allattando il fratello maggiore. La sua vita è stata in giro per l’Italia; a 14 anni ha preso la valigia per andare a servizio nelle famiglie benestanti, come tante altre ragazze di quel tempo. Il suo ricordo più bello la porta in Sicilia, a Catania, dove ha cresciuto Aldo, Francesco e Nicla e dove è stata trattata come una figlia. Al ritorno in paese si è sposata con Nazario e ha avuto la fortuna a 43 anni di mettere al mondo Gabriella che per l’epoca era quasi un evento avere il primo figlio a quell’età. Amelia è un’innamorata della vita, basta guardarla negli occhi che lo si percepisce, sempre pronta quando c’è da andare in giro e sempre sorridente e accogliente con chi viene a trovarla anche se magari non sa esattamente chi ha di fronte. E’ ironica, non la cogli quasi mai impreparata, ha sempre una risposta pronta. Ora vive con sua figlia, ma per un anno e mezzo ha fatto anche l’esperienza del ricovero a Villa Santina, perché diceva che a casa rimaneva “sempre” da sola. Poi naturalmente ha preferito ritornare “sui suoi passi”.
Ha voluto partecipare, nonostante il periodo così delicato, alla Santa Messa celebrata da Don Harry, per ringraziare il Signore di tutti i doni ricevuti e in quell’occasione è stata omaggiata sia dal sindaco di Cercivento Valter Fracas, paese dove è nata e ha vissuto fino a non molto tempo fa, sia dall’assessore di Tolmezzo Daniela Borghi delegata alla terza età. Purtroppo a causa della pandemia si è dovuto rinunciare alla bicchierata in piazza per festeggiare insieme ai suoi paesani di Cercivento. Speriamo di poter dire che la festa è solo rimandata a tempi migliori!
Cercivento in festa per i cento anni di Amelia Morassi Zanier
Una Santa messa è stata officiata da don Harry nella quale la nonnina ha ringraziato il Signore di tutti i doni ricevuti
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