Spesso non ce ne rendiamo conto, ma anche le nostre scelte alimentari possono influire sull’ambiente, quindi anche noi consumatori possiamo dare una mano al pianeta.
Una prima soluzione è quella di prediligere l’acquisto di prodotti locali e biologici. Una seconda è quella di scegliere alimenti a basso impatto ambientale. Esistono cinque cibi che incidono negativamente sull’ecosistema. La carne è uno tra questi, in particolare quella bovina: da una parte, la crescente richiesta a livello mondiale provoca la deforestazione per far spazio agli allevamenti intensivi, dall’altra un chilo di carne produce 39 chili di anidride carbonica. Quindi se riduciamo il consumo di carne dalla nostra dieta, limitiamo la produzione di gas serra del 40%.
Anche il formaggio richiede uno sforzo industriale e contribuisce al riscaldamento globale, specialmente se stagionato, mentre il latte fresco presenta un impatto ambientale medio-basso, soprattutto se acquistato da filiere biologiche e controllate. Oltre 12 milioni di ettari di foreste pluviali sono state abbattute per far spazio alle piantagioni di olio di palma, di cui tutti avremo sentito parlare. Oltre a essere il nemico numero 1 della deforestazione, contribuisce all’effetto serra e alla perdita della biodiversità, fondamentale per mantenere gli equilibri all’interno degli ecosistemi della terra. Anche le coltivazioni di avocado hanno determinato l’abbattimento di 25000 ettari di foreste tropicali, in particolare in Messico ed Argentina, quindi il frutto tropicale, nonostante le ottime proprietà, non è ecosostenibile.
Per far fronte alle alte richieste di mercato è stato creato un tipo di mais Ogm in grado di resistere a insetti ed erbicidi. Tuttavia, ha provocato da una parte l’impoverimento del terreno, dall’altra la sterminazione massiccia delle api. Seguire la piramide alimentare della dieta mediterranea ci aiuta ad avere un’alimentazione sana ma anche a ridurre l’impatto ambientale. Se vogliamo salvare l’ambiente riduciamo il consumo di carne e affettati a favore di legumi, cereali e frutta e verdura, preferendo prodotti a “km 0” e di stagione, mentre se amiamo il pesce, prediligiamo quello fresco di origine italiana. Possiamo ridurre l’impronta ecologica bevendo acqua di rubinetto ma se non è di nostro gradimento, optiamo per quella in bottiglia di vetro, dato che la plastica richiede 5000 anni a decomporsi. Quando siamo fuori casa, niente paura, può venirci in auto la borraccia in acciaio, riutilizzabile ed ecologica.