“Guarda il tuo bambino”, “Allatta senza schermi”, “Leggi o raccontagli una storia”. Sono solo alcuni dei consigli contenuti nelle diecimila schede informative e di supporto alle famiglie, parte di un ampio programma regionale di promozione del benessere digitale che vede scendere in campo i pediatri.
A fare da apripista del progetto Custodi Digitali, a cura dell’associazione udinese MEC, Media Educazione Comunità, i trentatrè pediatri della provincia di Pordenone, che nei prossimi sei mesi consegneranno i materiali alle circa seimila famiglie con bambini nelle fasce d’età 3-5, 6-10 e 11-14 anni.
“Un’azione pionieristica nel panorama nazionale – così l’ha definita Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva, che ha tenuto a battesimo l’iniziativa – un atto di vera prevenzione nei confronti di una fascia d’età, la più precoce, di cui non si parla mai”.
“Stiamo assistendo alla perdita di un fattore di protezione – ha aggiunto Alberto Pellai -; se l’OMS chiede almeno tre ore al giorno di attività fisica, motoria e gioco attivo, ma le ricerche ci dicono che i bambini trascorrono fino a dieci ore davanti allo schermo, questo produrrà danni oggettivi che pagheremo”.
Danni che già vediamo: “Ci preoccupa il netto aumento degli accessi alle neuropsichiatrie in regione”, conferma la pediatra di famiglia Franca Ruta, la quale si è soffermata sulle conseguenze per il bambino date dall’esposizione precoce agli schermi, già in fase di allattamento: “Il bambino non solo ci imita, questo grazie ai neuroni specchio ed è quindi molto attratto dai dispositivi se li abbiamo sempre con noi – ha spiegato Ruta -, ma ha anche bisogno dello sguardo dei genitori, una relazione che attiva meccanismi cognitivi del linguaggio, relativi alla capacità di ascolto e di attenzione, fattori che se vengono a mancare compromettono le capacità neurocognitive del bambino”.
“Ci interessa promuovere il benessere digitale con un approccio di comunità – ha spiegato Marco Grollo dell’associazione MEC, coordinatore del progetto, che si rivolge alle famiglie con un lavoro di informazione e sensibilizzazione -; progetto frutto di un confronto lungo un anno, innovativo per almeno altri due fattori: i consigli non sono generici, ma suddivisi per fasce d’età, e la presenza dei pediatri, anima e motore del programma”.
Dopo l’anteprima stampa di oggi, Custodi Digitali sarà presentato ufficialmente venerdì 4 giugno a Trieste nel corso dell’ottavo Congresso nazionale Sicupp, Società italiana delle cure primarie pediatriche, rappresentata da Flavia Ceschin, pediatra e vice presidente Sicupp, sul tema “Bambini, schermi e benessere digitale: strumenti per la prevenzione e la cura”.
“Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio” ha ricordato don Dario Donei, psicologo e psicoterapeuta, che coordina il tavolo educativo Don Milani, che opera nel territorio delle Valli e Dolomiti friulane entro il quale è nato il progetto, prefiggendosi di accrescere la qualità delle relazioni, perché “essa incide direttamente sul benessere del bambino”.
Sono infine intervenuti i responsabili degli ambiti socio assistenziali grazie ai quali è stato possibile attivare delle formazioni nei confronti di centinaia di operatori della fascia 0-6. Stefano Franzin, responsabile del Servizio Sociale dell’UTI Sile Meduna, e Paola Busetti responsabile del Servizio sociale dell’UTI delle Valli e Dolomiti Friulane, i quali hanno sottolineato l’importanza delle alleanze tra gli adulti nella costruzione di azioni protettive.